Maggio-Giugno-2016

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIII - Numero 5-6 - Maggio-Giugno 2016 12 EqUIVoCI, SIlEnzI E IngannI SUll’UnIonE monEtaRIa EURopEa (2) Una incessante ripetizione di bugie sta mettendo a rischio la tenuta democratica in tutti i Paesi europei prima di completare l’analisi degli ingan- ni sull’Unione monetaria europea (i primi otto paragrafi sono apparsi nel precedente numero della rivista) mi sembra utile richia- mare l’attenzione su ciò che sta accadendo in tutti i paesi dell’Unione europea (anche in quelli che non fanno parte dell’area euro). Stanno cre- scendo le adesioni a par- titi politici connotati dall’antieuropeismo e dalla paura per il crescente numero degli immigrati (in fuga dalle guerre, dalle persecuzioni e dalla povertà). non è questa la sede per di- scutere il problema dell’immigrazione; ri- cordo invece le radici dell’antieuropeismo, più volte esaminate dalla rivista negli ultimi anni, e sinteticamen- te riassunte nei sedici paragrafi di questo articolo. Sta emergendo nell’intera Europa una situazione preoccupante: crescono i pe- ricoli per la democrazia a causa del genera- le silenzio sull’ inevitabile riduzione del tenore di vita causata dalla globalizza- zione (si veda l’analisi di questo fatto nel paragrafo 4 nel precedente numero). I cit- tadini disinformati attribuiscono questa ri- duzione all’euro, all’austerità, alla germa- nia, alle regole che vanno osservate per go- dere dei vantaggi del far parte dell’Unione europea (vantaggi consistenti anche per i paesi fuori dall’euro); i partiti più consape- voli di questi vantaggi vogliono restare in Europa, ma anch’essi tacciono sulle vere cause dell’impoverimento per timore di perdere consenso, e non riescono a frenare la crescita degli antieuropeisti (si veda il paragrafo 11). nel paragrafo 6.1, partendo dalle parole del governatore della Bce, ho parlato di cri- si della democrazia, e questa continua cre- scita dei partiti, fondati sul sistematico inganno dei cittadini , sta delineando una seria minaccia ai valori sui quali si era costituita l’unità del no- stro continente. a mio pare- re tutto ciò sottolinea l’importanza di uno de- gli aspetti dell’attività dell’UCIIm e della sua rivista, che agli inse- gnanti offrono un aiu- to nel loro non facile compito di trasmette- re ai giovani un’infor- mazione sui temi eco- nomici -e sui loro legami con la politica- che non sia distorta dai silenzi e dalle bugie dei politici e dei media. 9 - Non è vero che l’austerità sia la causa dell’aggravarsi della crisi e non è vero che se ne possa uscire aumentando l’indebitamento dello Stato. La fine (per l’Europa) del keynesismo molti politici dei paesi europei in crisi, dall’estrema destra all’estrema sinistra, so- stengono la tesi che l’economia e l’occupa- zione vanno riavviate ignorando gli obblighi dell’austerità e aumentando la spesa pub- blica senza preoccuparsi per la crescita del deficit e del debito complessivo . a sostegno di questa proposta fanno l’esempio degli Stati Uniti e del giappone, che per combat- Federico Matteoda, Collaboratore dell'UCIIM in corsi di economia rivolti a docenti e studenti

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