Marzo-Aprile 2019
5 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVI - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2019 nel documento riaffiora spesso il concet- to di sinodalità, costantemente presente anche se in modo subliminare, ossia il cam- mino fatto insieme con i nostri giovani verso emmaus, per ascoltarli, per scoprire insie- me cristo, risvegliare la nostra fede, impe- gnarci in un annuncio di gioia e di speranza. «in questa ricerca va privilegiato il lin- guaggio della vicinanza, il linguaggio dell”amore disinteressato, relazionale ed esistenziale che tocca il cuore, raggiunge la vita, risveglia speranza e desideri. bisogna avvicinarsi ai giovani con la grammatica dell’amore, non con il proselitismo. il lin- guaggio che i giovani comprendono è quello di coloro che danno la vita, che sono lì a causa loro e per loro, e di coloro che, nono- stante i propri limiti e le proprie debolezze, si sforzano di vivere la fede in modo coe- rente. Allo stesso tempo, dobbiamo ancora ricercare con maggiore sensibilità come in- carnare il kerygma nel linguaggio dei giova- ni d’oggi» (211). La conoscenza del mondo giovanile Siamo esortati ad una approfondita cono- scenza del mondo giovanile, sia nei suoi aspetti negativi, perché molti di loro vivono in un contesto di violenza, di emarginazio- ne, di colonizzazione ideologica, di estra- neità, di dipendenza dalle droghe, di solitu- dine, di abusi di poteri, economici, di co- scienza, sessuali; ma anche nei loro valori positivi, quando la gioventù è vissuta con pienezza (134) per il loro desiderio di so- gnare, scegliere liberamente, di sperimen- tare, di aprirsi agli altri, di creare un mon- do ecologicamente migliore. Ma poiché ogni giovane è unico ed irripe- tibile, è un «originale» e non deve diventa- re una «fotocopia», (106) impostagli dal- l’esterno, l’educatore deve avere di ognuno una conoscenza dettata dall’amore e sco- prirne le qualità positive, senza disperare di nessuno, senza stereotipi, perché altrimenti non educo, ma cerco solo conferme al mio pregiudizio: conoscenza possibile nel campo educativo con il dialogo diretto, con un flusso emotivo che permetta il passaggio di informazioni, con la conoscenza per quanto è possibile della vicende famigliari e della storia di ognuno. i ragazzi devono avvertire in tutti gli educatori dei nostri ambienti questo ricco calore umano e questa acco- glienza. ognuno è unico ed irripetibile, è una porta spalancata verso il trascendente ed il mistero, ha un nome che gli è dato dal no- me per antonomasia, da dio: per il docente cristiano io posso conoscere la persona che ho davanti solo se ho conoscenza di dio. Allora la mia conoscenza dell’alunno si accompagna ad un profondo senso di umil- tà, perché nessuno di noi può conoscere l’essere umano in modo perfetto, tante so- no le interazioni che intervengono nella sua vita dal codice genetico, all’ambiente fami- liare e sociale, alle selezioni operate dal suo cervello. cercare di capire e sopratutto di ascoltare, per poter penetrare nel cuore dei nostri ragazzi. Preparazione al futuro: studio e lavoro il papa invita i giovani a prendere la loro vita in mano, a risvegliare le loro energie positive, ad essere protagonisti del cambia- mento nella famiglia e nella carità sociale e politica, nel volontariato, nella lotta per il bene comune, nel servizio dei poveri. utiliz- zando anche immagini molto significative: «giovani, non rinunciate al meglio della vo- stra giovinezza, non osservate la vita dal balcone. non confondete la felicità con un divano e non passate tutta la vostra vita da- vanti a uno schermo. non riducetevi nem- meno al triste spettacolo di un veicolo ab- bandonato. non siate auto parcheggiate, la- sciate piuttosto sbocciare i sogni e prendete decisioni. Rischiate, anche se sbaglierete. non sopravvivete con l’anima anestetizzata e non guardate il mondo come se foste turi- sti. Fatevi sentire! Scacciate le paure che vi paralizzano, per non diventare giovani mummificati. Vivete! datevi al meglio della vita! Aprite le porte della gabbia e volate via! per favore, non andate in pensione pri- ma del tempo» (143). l’esortazione affronta anche il problema S p i r i t u a l i t à
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