Marzo-Aprile 2019

attuale, il tema delle differenze tra testualità e reticolarità intacca quanto siamo abituati a far coincidere con il portato più significativo dell’azione scolastica, vale a dire il dominio della lingua scritta. ciò si cui si dovrebbe seriamente ragionare è infatti l’irriducibilità reciproca del paradigma scrittorio di tipo testuale e del paradigma scrittorio di tipo reticolare. il primo è perseguito, in condizione di privilegiato isolamento, dentro lo spazio scolastico. il secondo è praticato in buona parte dei comportamenti della scrittura mondana. Riflettono forme diverse, danno conto di modi diversi di praticare la realtà. tenerli in una condizione di reciproca indifferenza, come si fa oggi, non è una soluzione che dia garanzie di riuscita e sviluppo, come mostra per un verso il fatto, da tanti lamentato, che la scuola del «leggere, scrivere, far di conto» congeda schiere di giovani incapaci di gestire queste stesse precondizioni del sapere, e, per un altro, il fatto, assai meno evidente ma non meno preoccupante, che quegli stessi giovani si trovano spesso a vivere una drammatica dissociazione tra la loro identità negletta di assidui operatori della scrittura mondana e l’altra loro identità, questa ampiamente denunciata, di imbarazzati e imbarazzanti operatori di una scrittura consacrata dalla tradizione scolastica formatasi all’interno di una società che da tempo non esiste più. come uscirne? Si tratta di riconoscere che: 1. il digitale porta alla luce un problema serio di interpretazione della realtà e di azione su di essa; 2. il problema si ripercuote fortemente sui comportamenti di scrittura tradizionalmente associati all’identità dell’individuo colto, ridimensionandone la portata, e crea le condizioni perché ci si apra anche ad altre logiche, e ad altri compor- tamenti di scrittura; 3. l’inclusione di attività di scrittura reticolare dentro gli spazi e i tempi attuali della scuola comporta una revisione, almeno parziale, di questi stessi spazi e tempi (su questa faccenda rimando al mio articolo per «Agenda digitale», Che fare se la scuola ha il terrore del digitale : https://www.agendadigitale.eu/scuola- digitale/che-fare-se-la-scuola-ha-il-terrore- del-digitale/; chi poi fosse interessato alla genesi e allo sviluppo dei quadro di idee che ho qui succintamente presentato può accedere allo Scaffale Maragliano e consultare o scaricare liberamente parte della mia produzione scientifica e divulgativa dal 1973 ad oggi, all’indirizzo breve: bit.do/MARAgliAno ). 16 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVI - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2019

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