Marzo-Aprile 2019

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVI - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2019 8 coMpleSSità del FenoMeno MigRAtoRio Gino De Vecchis, Dipartimento di Scienze Documentarie, Linguistico-Filologiche e Geografiche Sapienza Università di Roma Emergenza migranti? le migrazioni, per i molteplici effetti che comportano – di natura economica, sociale, culturale, oltre che demografica sulla distri- buzione e sulla struttura della popolazione – costituiscono oggi uno dei fenomeni di mag- gior impatto politico e mediatico, tanto più che la mobilità migratoria sembra divenire problema centrale nell’attività governativa di molti Stati. Si sarebbe in presenza di una permanente emergenza che produce stress nella popolazione tutta, che è portata a va- lutare le migrazioni su linee di condotta ri- volte alla deterrenza e all’esclusione piut- tosto che sull’esame delle motivazioni per cui tante persone ricorrono alla fuga dai propri paesi. Molto si opera sull’irrazionali- tà, senza tentare di spiegare un fenomeno che è di estrema complessità e che per que- sto andrebbe inquadrato in maniera tran- scalare (interpretandolo cioè alle diverse scale spaziali, e non soltanto a quella locale del proprio spazio vissuto) e con una visione plurima (cercando di osservarlo da punti di vista diversi). questa è la prima domanda da porsi: qual è il motore principale dei flussi migra- tori? la risposta è piuttosto semplice, anche se complicata e difficoltosa la soluzione. la responsabilità prima sta nella povertà, che esprime pure la più evidente e diffusa delle disuguaglianze, il risultato gravissimo delle distorsioni riscontrabili nella misura e nella distribuzione del reddito prodotto. la po- vertà estrema porta alla fame e troppo spesso anche alla morte. questa non è avul- sa dal suo rovescio; all’altro capo, infatti, vi è l’accumulo di averi, che non presenta frontiere invalicabili sul piano puramente quantitativo. Alla ricchezza non sembra che si pongano né confini né soglie. tuttavia, il fatto ancora più grave consiste nell’abbatti- mento dei limiti sul piano etico; possiamo osservare, infatti, come in tante occasioni vengano calpestati per l’acquisizione di ric- chezze i più elementari e inviolabili di- ritti umani: ad esempio, lo sfruttamento di contadini, operai, donne e addirittura bambini di fre- quente prati- cato senza al- cuno scrupolo per acquisire profitti supplementari e asso- lutamente ingiustificati. Ad aggravare il quadro si aggiunga il ricorso molto diffuso a pratiche di elusione fiscale, che consente a società e a singoli di pagare il minimo di tas- se, privando così le casse degli Stati di cospi- cui finanziamenti che, se inseriti in un circo- lo virtuoso, potrebbero portare benefici a tutta la collettività e in particolare alle fasce più povere di popolazione.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTYxOTA=