marzo-aprile 2018
LA VALUTAZIONE COME GARANZIA DELL’EDUCATIVO NEL SISTEMA D’ISTRUZIONE. RIFLESSIONI RIVOLTE AI DOCENTI Franco Martignon, già Dirigente Tecnico del MIUR Premessa Da molte parti è stato percepito il progres- sivo allontanamento della scuola, anche dopo l’Autonomia, dalla funzione educativa per la continua messa in evidenza dei sistemi di ef- ficienza, puntati prevalentemente sulle azio- ni di istruzione. Si parla sempre più di abilità e competenze, esiti comunque necessari ad un servizio di vera qualità. Ma così facendo si perde di vita il vero orizzonte dell’azione for- mativa: se manca la ricerca di senso-valore, la scuola rinsecchisce in un sistema di adde- stramento che può, forse, tornare utile al si- stema economico ma che non è sufficiente per la civile e pacifica convivenza. Dai programmi di studio alla centralità della persona Gli studi sull’efficienza hanno rivelato l’importanza anche costruttiva delle compe- tenze nello sviluppo e nella maturazione della personalità. Se, però, l’istruzione di- venta una variabile del- l’economia e della produ- zione in genere, allora c’è il rischio che tutta l’azione della scuola sia mirata all’addestramen- to, all’apprendimento per la sola padronanza (lo studente bravo) e non all’attivazione di processi mentali, morali, sociali, applicativi, emozionali, estetici in modo che cia- scuno sia messo in condi- zione di prendere l’ini- ziativa e, con essa, di as- sumere la responsabilità conseguente (lo studente consapevole). Tutto l’ap- prendimento è destinato a sapere, a saper fare e ad essere secondo libertà e consapevolezza. La regia della scuola deve spostare il baricentro dai conte- nuti culturali e dalle conseguenti competen- ze anche professionali verso processi perso- nali e sociali che tali acquisizioni promuovo- no ; c’è un rapporto circolare tra ciò che il singolo fa ed è e ciò che fa ed è nel gruppo sociale. Il valore di tali cardini è l’unica for- za capace di muovere il sistema sociale se- condo giustizia e solidarietà; al contrario, l’irrigidimento di una delle parti fa ritornare il progresso alle esasperazioni individualisti- che o a quelle massificatrici che il XX secolo ha così ampiamente, e dolorosamente, evi- denziato. A poco vale rilevare che la cono- scenza è cresciuta per quantità ed approfon- dimento; semmai proprio la tentazione del «sempre di più» rischia di liberare strade contro l’uomo attraverso la manipolazione genetica o la compressione dei valori conse- guenti ad un uso distorto della comunicazio- ne, della mediazione, della produzione strumentale. 23 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2018
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