marzo-aprile 2018

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2018 16 alla progressione degli studenti (14 sistemi educativi) piuttosto che quella di valutare il sistema educativo nel suo insieme e/o le singole scuole per migliorare l’insegnamen- to e l’apprendimento (8 sistemi educativi). Tuttavia, gli esami standardizzati sull’edu- cazione alla cittadinanza sono obbligatori per tutti gli studenti in un determinato mo- mento del percorso di istruzione in Francia, Irlanda (fino all’anno scolastico 2016/17), Lettonia, Polonia e Svezia; in altri paesi, questo è opzionale. Nonostante alcuni progressi occorsi, l’istruzione e la formazione degli insegnanti e dei capi di istituto nell’area dell’educazione alla cittadinanza, permangono ancora in Europa significative lacune politiche In Europa, cinque sistemi educativi – Bel- gio (Comunità francese), Irlanda, Lussem- burgo, Paesi Bassi e Regno Unito (Inghilterra) – offrono ai futuri docenti la possibilità di specializzarsi in educazione alla cittadinanza nel corso della loro formazione iniziale. Dall’autunno del 2017, questo accade anche in Danimarca. In sette altri paesi – Repubblica ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Austria, Po- lonia e Slovacchia – i futuri insegnanti pos- sono formarsi per diventare semi-specialisti, e.g. insegnanti che sono specializzati in ci- vica o educazione alla cittadinanza e anche in una o in altre due discipline. comunemente i paesi raccomandano attività legate all’ambiente, seguite da attività vol- te ad aumentare la consapevolezza della vi- ta politica. Per contro, le attività legate al volontariato si sono dimostrate le meno co- muni, in particolare a livello primario e a li- vello secondario inferiore. Una gran parte dei paesi (27) supporta, inoltre, direttamen- te i programmi nazionali di attività extracur- ricolari legati all’educazione alla cittadinan- za, con approcci differenti, come ad esem- pio dibattiti in rete in Germania, attività di potenziamento del ruolo dei giovani come parte della Garanzia per i giovani in Esto- nia, o un Servizio nazionale per i cittadini nel Regno Unito (Inghilterra e Irlanda del Nord). Le attività di educazione alla citta- dinanza che si svolgono al di fuori dell’au- la scolastica sono ampiamente riconosciu- te come attività che hanno un impatto forte sui discenti, ed è importante assicu- rare l’accesso degli stessi ad una serie di opportunità a tutti i livelli. Metà dei paesi organizza una valutazione standardizzata nel corso dell’istruzione generale La ricerca ha evidenziato che la valu- tazione degli studenti è una sfida partico- larmente impegnativa nell’area dell’edu- cazione alla cittadinanza. Numerose tipolo- gie di supporto vengono offerte agli inse- gnanti che si occupano di educazione alla cittadinanza. In 26 sistemi educativi sono previste li- nee guida nazionali per la valutazione in classe. Tali linee guida solitamente promuo- vono entrambe le metodologie di valutazio- ne, sia quella tradizionale che prevede la somministrazione di questionari a risposta multipla, sia metodi alternativi, quali la va- lutazione basata su un progetto o la autova- lutazione/valutazione tra pari. Diciassette sistemi educativi organizzano una qualche forma di valutazione nazionale in discipline separate che trattano l’educa- zione alla cittadinanza o in discipline che includono una qualche forma di educazione alla cittadinanza. Comunemente, l’obietti- vo di tale modalità di valutazione è quello di informare sulle decisioni formali relative Test nazionali in educazione alla cittadinanza somministrati nel corso dell’istruzione generale, 2016/17 Fonte: Eurydice

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