marzo-aprile 2018
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXV - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2018 14 L’educazione alla cittadinanza travalica le conoscenze politiche mirando allo sviluppo di competenze democratiche, sociali, ma anche personali e interpersonali A differenza di concezioni datate sul- l’educazione alla cittadinanza, che confina- vano il suo ruolo alla trasmissione di cono- scenze sulle istituzioni e sui processi politi- ci, la moderna educazione alla cittadinanza in Europa è molto più ambiziosa e multidi- mensionale. Attraverso l’utilizzo principal- mente di obiettivi specifici per stabilire gli obiettivi del curricolo, le autorità educative mirano a promuovere lo sviluppo di compe- tenze legate all’effettiva e costruttiva inte- razione (incluso lo sviluppo personale), al pensiero critico e all’agire socialmente re- sponsabile e democratico. Gli studenti acquisiscono competenze di- verse a livelli diversi. Nell’istruzione prima- ria, l’attenzione tende a focalizzarsi sull’in- coraggiamento dello sviluppo personale e sullo sviluppo di competenze interpersonali. Nell’istruzione secondaria, interagire effi- cacemente e costruttivamente con gli altri apre la strada alla capacità di agire in ma- niera socialmente responsabile. Imparare ad agire in maniera democratica è una com- petenza che viene insegnata principalmente a livello secondario superiore, mentre le competenze legate al pensiero critico sono oggetto di maggiori attenzioni a livello se- condario inferiore. Le competenze più specifiche variano da paese a paese; è interessante notare che pochissimi paesi pongono l’attenzione sulla capacità di adattamento degli studenti al variare delle situazioni, e solo pochi paesi promuovono l’interazione con le autorità politiche. In quasi tutti i paesi, agli studenti viene impartita l’educazione alla cittadinanza a livello primario e secondario di istruzione Una sfida per aree trasversali di appren- dimento come l’imprenditorialità, la creati- vità o la cittadinanza è rappresentata dal rafforzamento del loro status rispetto alle discipline scolastiche tradizionali. Mentre l’educazione alla cittadinanza è ampiamen- te promossa e la sua offerta è obbligatoria ad ogni livello di istruzione generale in qua- si tutti i paesi europei, sebbene non neces- sariamente a tutti i livelli di istruzione, il suo status e la sua collocazione nel currico- lo varia da paese a paese. In base ai curri- coli nazionali, questo tema viene impartito agli studenti attraverso tre distinte modali- tà, che spesso sono combinate: l’educazio- ne alla cittadinanza può essere impartita come disciplina separata, integrata in disci- pline più ampie o in aree di apprendimento come le scienze sociali o gli studi linguisti- ci, o può essere considerato un obiettivo crosscurricolare trattato da tutti gli inse- gnanti. La maggior parte dei sistemi educa- tivi utilizza gli ultimi due approcci, e oltre 30 dei 42 sistemi educativi esaminati utiliz- za uno di questi a tutti i livelli dell’istruzio- ne generale. Per contro, solo 20 sistemi educativi offrono discipline obbligatorie se- parate nell’ambito dell’istruzione di tipo generale, con differenze sostanziali tra loro relativamente alla durata dell’offerta. Il numero di anni scolastici in cui viene insegnata l’educazione alla cittadinanza, nel caso in cui venga impartita come disci- plina separata, oscilla da 1 a 12 anni. Tredi- ci sistemi educativi offrono l’insegnamento separato di tale disciplina solo a livello se- Discipline obbligatorie separate nell’educazione alla cittadi- nanza, 2016/17 Fonte Eurydice
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