Marzo-Aprile-2016
debbono contraddistinguere gli uomini che vivono nella democrazia e sotto il regime democratico?» E, dopo aver distinto «popo- lo» da «massa» che definiva, questa «molti- tudine amorfa, inerte, che non può essere mossa che dal di fuori» e quello «comunità vivente di forza propria, perché vivente della vita degli uomini che la compongono», rispondeva che questi uomini devono essere «persone consapevoli delle proprie respon- sabilità, e delle proprie convinzioni, ricche della coscienza della propria personalità, dei suoi doveri e dei suoi diritti, della pro- pria libertà congiunta col rispetto della li- bertà e della dignità altrui» . Ora uomini simili si preparano solamente con una saggia attività educativa e colla realizzazione di vasti e ricchi piani di for- mazione umana nazionale. La scuola deve portare il suo contributo. Essa, colla fami- glia, è la prima e la maggiormente chiama- ta in causa. Non deve sottrarsi al suo man- dato e fallire, perché se fallisse fallirebbe il tentativo, almeno per noi italiani, di vi- vere nelle libertà democratiche. Siamo cir- condati da tanti pericoli che dobbiamo su- perare, vi sotto tante minacce da vincere, vi sono tanti mali da guarire. Bisogna aiuta- re il lavoro di tutti con la forza della scuo- la. E noi dobbiamo lavorare nella persua- sione che cooperiamo alla salvezza della ci- viltà nazionale. La civiltà democratica è ci- viltà di amore e di giustizia e di libertà. Ma la civiltà, fatto spirituale, non ha sede nel- le cose materiali, nei monumenti nei grandi impianti industriali, nelle istituzioni civili, essa, perché anche l’autogoverno collettivo è il risultato possibile solo quando si sia realizzalo nei più l’autogoverno individua- le, ha la sua vera sede nel mondo interiore degli uomini. Perciò la civiltà democratica è costruita principalmente dagli educatori e dagli uomini di scuola, che creano nell’in- timo dei giovani le premesse perché essi giungano a governarsi da soli nell’ordine morale e a vivere cogli altri uomini in amo- re, in pace, con giustizia e nel pieno reci- proco rispetto. A questo altissimo compito dobbiamo prepararci con sempre maggior cura. Le se- dute di studio del Congresso vogliono esse- re uno stimolo ed un aiuto. G. N. E d i t o r i a l e LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIII - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2016 5
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