Marzo-Aprile-2016
3 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIII - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2016 Il Consiglio Centrale ha scelto come ar- gomento di studio per il I Congresso del- l’Unione il tema dei rapporti tra la Scuola e la Democrazia. Ci pare, questa volta, che possa essere utile presentare ai nostri soci lettori alcuni motivi e spunti relativi al tema della demo- crazia per suscitare in essi ed aiutare una riflessione personale che li prepari spiri- tualmente ai lavori del Congresso stesso. Il fine che ci proponiamo è triplice, e lo enunciamo all’inizio dello scritto per aiuta- re la comprensione: 1) far intendere e riconoscere che la ve- ra democrazia è di ispirazione evangelica e consiste in un modo di vita strettamente collegato coll’essenza, colla dignità e la fi- nalità delta persona umana; 2) far sentire che la perfetta e concreta realizzazione di questo modo di vita è una impresa alla quale dobbiamo tutti collabo- rare ed in ispecial modo noi cristiani, con nuova e convinto ardore; 3) affermare che tale realizzazione ha bisogno, in primo luogo, del più intelligen- te concorso dell’azione educativa, presa in tutta la sua ampiezza. * * * Prima ancora che avesse termine il re- cente conflitto Pio XII, nel Suo Radio mes- saggio natalizio del 1944, così parlava al mondo: «I popoli, edotti da una amara esperien- za, si oppongono con maggior impeto ai mo- nopoli di un potere dittatoriale, insindaca- bile e intangibile, e richieggono un sistema di governo, che sia più compatibile con la dignità e la libertà dei cittadini». Il Vescovo di Bergamo, Mons. Adriano Bernareggi, nella sua lettera Pastorale per la quaresima del 1946: «Il cristiano come cittadino» osservava molto chiaramente : «la democrazia non è solo un portato delle odierne condizioni della società, ma è an- che la forma di governo che realizza più completamente i postulati della sociologia cristiana». «la vocazione terrena non è pensabile senza tutta quella libertà esterio- re che è conciliabile con la dignità dell’uo- mo e con la libertà altrui. È proprio la for- ma democratica di governo quella che ga- rantisce nella misura maggioro la libertà degli individui, per cui vi è coincidenza tra democrazia e dignità dell’uomo nell’eserci- zio della sua vocazione terrena. per questo motivo il cristiano, proprio perché cristiano, è un assertore convinto ed un difensore te- nace come della dignità della persona uma- na, cosi anche della libertà e della demo- crazia per la quale la libertà si attua». San Tommaso, nel trattare «del Regime dei principi» asserisce che la miglior forma di governo è quella «che appartiene a tutti, sia perché tutti possono essere eletti, sia anche perché il principe è eletto da tutti». «tale governo risulta anche di democrazia o di potere popolare in quanto i prìncipi pos- sono essere scelti tra il popolo e al popolo appartiene l’elezione dei prìncipi». Giacomo Maritain, in un articolo apparso sui numeri di gennaio-marzo del 1944 sulla rivista «nova et Vetera» di Friburgo scrive- va a questo proposito : «nel suo principio essenziale questa forma e questo ideale di vita comune, che vien detta democrazia, discende dall’ispirazione evangelica e non può senza di essa sussistere». «Solo un tra- gico malinteso ha potuto far nascere il so- spetto che esista contraddizione tra Vangelo e democrazia». Oltre che dalle autorevoli citazioni, la certezza della bontà del modo di vita de- mocratica e l’anelito ad una esistenza, in- dividuale e comune, più libera, più dignito- sa, più fondata sulla persuasione e sulla au- todecisione, più giusta e più fraterna, sor- E d i t o r i a l e la Scuola e l’Uomo - anno IV - n. 7 - luglio 1947 dEmoCRazIa
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