Marzo-Aprile-2016

39 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXIII - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2016 L o S c a f f a l e Da studenti e docenti a discepoli e maestri dobbiamo essere grati a lu- ciano Corradini per la sua ulti- ma fatica, Sentieri rivisitati Ri- cordando discepoli e maestri , con la quale non solo mette or- dine fra i suoi ricordi, offrendo al lettore una galleria di ritratti di persone «viste da vicino», ma fornisce anche una pista per identificare e per valorizza- re ciò che può nascere e vivere nei «sotterranei» dell’esperien- za degli studenti e dei docenti, durante e dopo i tempi dello studio e dell’insegnamento isti- tuzionale. le fonti utilizzate nell’elabo- razione dei «ricordi». queste pagine delineano im- plicitamente una sorta di auto- biografia di Corradini pedagogi- sta, impegnato a parlare di se stesso quel tanto che basti a tracciare, con sobrietà, verità e gratitudine, profili di allievi e maestri, incontrati nel suo lun- go percorso di vita nella scuola, nell’università, nell’associazio- nismo e nell’amministrazione: tutto ciò nella convinzione che si debbano cercare e valorizza- re, anche negli attuali cambia- menti culturali e sociali, quei tesori di umanità e di sapienza, che lui ha scoperto e ora «rivi- sitato», sulla scorta di lettere e documenti a lungo conservati. Ha notato che è possibile, in tal modo, riprendere dialoghi interrotti, avviarne di nuovi e aiutare i più giovani, studenti e docenti, a valorizzare in se stessi le possibili dimensioni af- fettive e spirituali che da mil- lenni caratterizzano almeno in parte le relazioni fra discepoli e maestri. Se nella seconda parte del li- bro presenta e commenta brani di lettere di studenti di ieri e di oggi, che lo hanno ricono- sciuto maestro, nella terza parte Corradini propone una carrellata di suoi maestri, che hanno fatto «cordata» con lui per rendere le nostre scuole più a misura di studente e di Costituzione italiana. Ha rilet- to e citato qualche brano dei suoi diari e delle numerose let- tere che ha ricevuto dai suoi allievi, a partire da quelli del liceo Scientifico di tradate a quelli delle università di milano e di Roma tre. queste lettere non appartengono solo agli an- ni in cui Corradini insegnava nella scuola secondaria o nell’Università, ma anche agli anni più vicini a noi, testimo- niando l’esistenza di una rela- zione educativa che, attingen- do a radici profonde, non si è interrotta nel tempo. Si tratta di testimonianze toccanti, che lo stesso destinatario ha risco- perto con meraviglia. Il libro di Corradini è un ra- gionato e colto antidoto alla possibile deriva vissuta da mol- ti anziani nei confronti delle istituzioni, degli adolescenti e dei giovani di oggi. In tal senso, l’opera di Corradini è una op- portuna e meritoria rivalutazio- ne culturale del docente inteso come maestro/a, sviluppata però a partire, nella prima par- te del libro, da una realistica sintesi di carattere sociologi- co, antropologico, giuridico e deontologico, in merito al ruolo e alla funzione docente. In complesso, luciano ha svol- to un ruolo attivo e dinamico in un ciclo storico che va dal 1963 al 2006 (riforma della media, contestazione, aggiornamento, partecipazione, sperimentazio- ne, progetto giovani e relative «educazioni», intercultura, au- tonomia) e che fu quello di cre- denti impegnati coralmente per il bene comune scolastico. Ci racconta di una laicità credente ed ecclesiale intensa- mente vissuta, avendo nel cuo- re sia il Vangelo sia la Costitu- zione italiana. non è un caso che Corradini ricordi di essere stato promosso professore ordi- nario da una Commissione a maggioranza laica, dove i cat- tolici erano la minoranza… tra i suoi maestri nella fede e nella laicità emergono in par- ticolare nosengo e Scalfaro. a proposito di nosengo, Cor- radini ricorda la finalità che l’azione educativa avrebbe do- vuto avere per lui: far conosce- re per far amare, far amare per far operare, e cioè per far servire; servire con amore per entrare, con amore, in posses- so interiore di dio, fine della vita. Corradini chiosa che espressioni di questa densità etico-spirituale e di questo im- pegno esistenziale sono scom- parse dall’attuale discorso pe- dagogico. l’attuale contesto è cognitivistico, mediatico, tec- nologico, economico, erotiz- zante, quando non indifferente al bene e al male. Corradini non cessa di fornire contributi, in varie sedi e in vari modi, con rara coerenza, perché la Costituzione sia com- presa, attuata e insegnata nel- le scuole, svolgendo per tutti quel ruolo di bussola che deve orientare la navigazione in ac- que difficili. forse, in questa fase storica che, come direbbe papa fran- cesco, non è solo un’epoca di cambiamento, ma un cambia- mento d’epoca, anche sulla scia della serena riflessione pe- dagogica di Corradini, possia- mo andare più a fondo per va- lorizzare aspetti finora sotto- valutati delle istituzioni educa- tive e delle relazioni fra stu- denti, docenti e dirigenti. ( Giandiego Càrastro ) l UCIano C oRRadInI , Sentieri ri- visitati. Ricordando discepo- li e maestri , armando Edito- re, Roma, 2016, pag. 192, € 18,00

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