Marzo-Aprile-2013

43 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2013 partecipazione ad attività integrative docu- mentate e certificate «coerenti» sempre con l’indirizzo di studi frequentato dallo studente. Sono valutati con particolare attenzione i progetti promossi dallo stesso Istituto e adeguatamente documentati, la partecipa- zione a progetti PON, POR, Comoenius, a corsi di lingua straniera che diano luogo a certificazioni europee. Per la rendicontazione conclusiva si ri- manda alle prove oggettive esterne cui gli studenti sono sottoposti per testare l’effi- cacia didattica della scuola (esami di stato) o da enti esterni (INVALSI). La verifica degli apprendimenti di tutti gli alunni si realizza attraverso prove strut- turate, non strutturate e aperte, prove tec- niche di laboratorio, diverse e ripetute nel tempo (in ingresso, in itinere, finali) e ten- de a quantificare le nuove conoscenze. La scelta delle tipologie e del numero delle prove è demandata al Consiglio di classe che indica le condizioni in cui esse devono svolgersi (tempi, strumenti, criteri, ecc.). La valutazione del processo formativo ri- sponde alle finalità di far conoscere: • allo studente, la sua posizione nei con- fronti delle mete fissate; • al consiglio di classe l’efficacia delle strategie adottate per adeguare struttura e metodi di insegnamento. L’alunno ha diritto di conoscere in ogni momento i risultati della verifica, i criteri e i risultati della valutazione delle singole prove, la quale non può avere aspetti pu- nitivi. Esperienza comune è la constatazione di contrasti o incongruenze nei giudizi di valu- tazione espressi dagli insegnanti soprattutto al momento dello scrutinio, momento clou della valutazione, questi contrasti e incon- gruenze sono limiti propri del modo in cui la valutazione è tradizionalmente praticata nella scuola e certamente incidono negati- vamente sugli allievi, determinando atteg- giamenti di sfiducia. La sensibilità degli allievi nei confronti di valutazioni ingiuste è accresciuta dal fatto che quasi mai queste valutazioni si riferi- scono in modo netto ai livelli di apprendi- mento, ma sono contaminate da fattori esterni soprattutto di tipo moralistico, i voti scolastici sono influenzati dall’impegno, dal comportamento, dal garbo nell’esporre e nell’argomentare. A volte, alcune di queste considerazioni sono rese esplicite dagli stessi insegnanti e quindi il voto diventa un premio o un castigo. Le conseguenze affettive della valutazio- ne, purtroppo, sono un problema da non sottovalutare, per quanto accurate possano essere le tecniche della valutazione scola- stica, essa è sempre la risultante di un pro- cesso interattivo al quale partecipano allie- vi e insegnanti. Per alcuni insegnanti, è consuetudine che il giudizio, espresso in una determinata pro- va è considerato positivo quando è incluso in un contesto di prestazioni mediocri, vi- ceversa una prova abbastanza soddisfacente è considerata scarsa se fornita alla presenza di prove qualitativamente migliori. Ancora più pericolosa è l’alterazione del giudizio che deriva dal concetto che l’insegnante si è formato delle capacità degli allievi: la va- lutazione tende a consolidarsi per ciascuno di essi in uno stereotipo che consente varia- zioni molto marginali. Purtroppo, spesso si adotta la valutazio- ne del «no» cioè ci si sofferma su cosa non sa e non sa fare l’alunno, piuttosto che te- ner conto di cosa sa e sa fare. I meccanismi che scattano in sede di scrutinio sono tanti e tali che spesso tutte le teorie, le tassonomie e le scale di misu- razione sono messe da parte per pensare a cosa sia bene per l’alunno visto non come elemento della classe ma come individuo, con i problemi e le difficoltà che si porta dietro, non esiste l’omologazione, ogni alunno è una storia di vita, per questo il momento della valutazione, deve essere vissuto dal docente in maniera serena e li- bero da preconcetti e deve presupporre un grande senso di responsabilità. Griglia di valutazione 1 ) conoscenza : capacità di richiamare al- la memoria dati, fatti particolari o generali, formule e regole; 2) comprensione : livello elementare del

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