Marzo-Aprile-2013
41 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2013 so di apprendimento degli allievi che per- mette al docente di riformulare l’intervento didattico in caso di esiti non positivi. La valutazione formativa e quella som- mativa, quadrimestrale e finale, si attengo- no ai principi di oggettività, coerenza e tra- sparenza. I criteri della valutazione sono enunciati in forma esplicita fornendo gli indicatori di misurazione relativi a: • livello di competenza raggiunto; • livello di conoscenza dei contenuti; • metodo di studio; • forma espressiva e uso del linguaggio specifico della disciplina; • organizzazione logica del discorso e ca- pacità di analisi e sintesi; • capacità di rielaborazione critica delle conoscenze; • abilità nell’operare collegamenti e nel risolvere problemi; • progressi e miglioramenti riscontrati ri- spetto alla situazione iniziale; • interesse e la partecipazione alla vita scolastica, l’autonomia nello studio; • collaborazione e la capacità di coope- razione; • frequenza regolare. I criteri, i tempi, i risultati e i metodi della valutazione sono coerenti con l’azione didattica, e resi accessibili per dare all’al- lievo la possibilità di controllare in modo autonomo il proprio processo di apprendi- mento e consentire alle famiglie, informate con le pagelle e con la scheda di valutazio- ne infraquadrimestrale, di intervenire con opportuno sostegno. La valutazione del comportamento, lungi dall’essere strumento punitivo, favorisce lo sviluppo del senso di responsabilità, il ri- spetto delle regole e la capacità di convi- venza sociale. Pertanto il voto di condotta è il risultato di una valutazione complessiva del compor- tamento dello studente. I criteri cui i Consigli di classe si ispirano nella sua assegnazione, sono i seguenti: • correttezza nel comportamento nei confronti di docenti, compagni e personale scolastico; • rispetto dei beni comuni, altrui e propri; • partecipazione alle attività didattiche e al dialogo educativo; • regolarità nella frequenza; • disponibilità alla collaborazione all’in- terno della classe; • puntualità nell’esecuzione dei compiti assegnati e rispetto delle consegne; • rispetto delle norme di sicurezza. Il Consiglio di Classe per la determinazio- ne degli esiti finali fa riferimento ai seguen- ti criteri di valutazione, stabiliti dal Colle- gio dei Docenti, pur rimanendo sovrano e autonomo nelle sue deliberazioni. Esso valuta: • il raggiungimento di conoscenze, capa- cità e competenze e il grado di arricchi- mento in termini di apprendimento e di for- mazione dei singoli alunni, in relazione a quanto deliberato nella programmazione a inizio d’anno scolastico; • la situazione interna della classe in or- dine alle differenziazioni emerse in termini di apprendimento e formazione e gli accor- gimenti adottati per recuperare gli alunni più deboli (interventi individualizzati); • tutti gli elementi per la sospensione del giudizio sulla base di prove oggettive e documentate (compiti, relazioni sul lavoro individuale degli alunni partecipanti ai corsi di recupero, numero delle assenze, note di- sciplinari e quant’altro ritenuto opportuno ai fini di un’articolata e serena valutazione dell’alunno); • tutti gli elementi per il credito scola- stico sulla base di prove oggettive e docu- mentate (partecipazione ai progetti PON o POR, partecipazione a scambi culturali e quant’altro ritenuto opportuno ai fini di una articolata valutazione dell’alunno). Per formulare la valutazione finale, si tiene conto degli obiettivi di carattere co- gnitivo e delle abilità fissate nel progetto didattico iniziale, prendendo in esame tutti gli elementi disponibili: • esito delle verifiche scritte e orali; • capacità autonome di soluzioni dei pro- blemi; • interesse e partecipazione al lavoro di classe. Ogni docente motiva, in Consiglio di Classe, il proprio voto favorevole o contra- rio alla promozione degli alunni con ele- menti oggettivi e documentati al fine di una
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