Marzo-Aprile-2013
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2013 40 VALUTARE E/È AUTOVALUTARE Angela Giardinaro, docente scuola secondaria superiore L ’idea di raccontare come si valutano gli apprendimenti e il comportamento degli allievi, nella scuola dove insegno, mi era sembrata di facile attuazione. Pensa- vo che bastasse guardare nel POF d’istituto e la cosa era fatta ma, nel POF d’istituto, come in quello di molte altre scuole della provincia, le varie attività curricolare e ex- tracurricolare sono ampiamente esplicitate riservando alla didattica e alla valutazione poco spazio. Ho dovuto, pertanto, fare rife- rimento soprattutto alla prassi. L’Istituto d’Istruzione Superiore «France- sco Redi» di Paternò (CT) paese alle pendici dell’Etna, è un istituto di seconda fascia per ciò che riguarda la complessità delle funzioni dirigenziali, tre scuole accorpate in tre comuni diversi e con differenti indirizzi: Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente con sede a Paternò, Istituto Tec- nico Industriale Statale con sede a Belpasso con annesso Liceo Scientifico Statale e Isti- tuto Professionale per l’Industria e l’Artigia- nato con sede a Biancavilla, per un totale di circa 928 alunni. Grazie ai progetti PON (Fondi Strutturali Europei) e POR (Programma Operativo Re- gionale), nei vari anni, sono stati attrezzati dei laboratori con computer di ultima gene- razione, lavagna interattiva multimediale e tutto il necessario per le attività laborato- riale d’indirizzo. La struttura dell’ITIS di Belpasso, dove insegno matematica da undici anni, è relati- vamente nuova, risale agli anni 80 e presen- ta, purtroppo, problemi comuni a tutte le scuole italiane: pochi soldi per la manuten- zione ordinaria, per i materiali di facile consumo e attese eterne per la manutenzio- ne straordinaria. Un vero progetto sulla valutazione degli apprendimenti e autovalutazione d’istituto non è stato prodotto ma si è monitorato il risultato della valutazione infraquadrime- strale e finale ed è stata sempre fatta l’au- tovalutazione per l’analisi dei bisogni ne- cessaria per accedere ai Fondi Strutturali. Senza dubbio i problemi connessi con la va- lutazione sono numerosi e di non facile so- luzione e ciò deriva dalla particolare natu- ra dei fenomeni che devono essere sotto- posti a misura; da sempre la valutazione degli alunni è l’aspetto più complesso dell’insegnamento, aggravato da una for- mazione docente insufficiente e dal fatto che i vari progetti dell’INVALSI non intacca- no l’andamento curricolare delle attività scolastiche. Come in ogni scuola la valutazione degli alunni ha come punto di riferimento priori- tario il raggiungimento delle conoscenze, delle competenze e delle capacità definite in sede di programmazione dai Consigli di Classe e dai Dipartimenti, indicate per ogni anno di corso dai singoli docenti sulla base dei criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti e tenendo conto delle caratteristiche delle singole classi. Essa è il frutto di vari ele- menti attinenti al processo di formazione e d’istruzione che si quantificano in itinere secondo una scala di misurazione in voti compresi tra uno e dieci. Il giudizio di valutazione non ricade sol- tanto sull’allievo, in termini di apprezza- mento della sua capacità di apprendere, ma si estende all’idoneità dell’intervento e dei mezzi impiegati a consentire il raggiungi- mento degli obiettivi. La valutazione non si colloca alla fine del processo culturale ma segue l’alunno nel suo iter di formazione in modo da poter verificare se i contenuti e i metodi usati siano funzionali ai prefissati obiettivi e, quindi, se i metodi usati siano adeguati ai fini. La finalità della valutazione formativa (in itinere) è quella di controllo del proces-
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