Marzo-Aprile-2013
39 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 3-4 - Marzo-Aprile 2013 Conclusione La lungimiranza del discernimento e il possesso pieno dell’empatia conducono il dirigente a pensare la scuola come una co- munità con scopi precisi e condivisi, dove il prendersi cura è un valore sentito, dove i membri sono impegnati a riflettere, cre- scere e ricercare ; dove apprendere è per tutti i componenti sia un atteggiamento che un’attività, sia un modo di vivere che un processo ; dove tutti i membri si sento- no parte attiva di una comunità di profes- sionisti impegnati a sostenere lo sviluppo permanente della propria competenza; do- ve ci si dedica tutti insieme a coltivare uno spirito di ricerca collettiva riflettendo sulla propria esperienza e risolvendo insie- me i problemi che si incontrano. Di conse- guenza nel valutare la sua azione il diri- gente esaminerà attentamente se avrà promosso e premiato i comportamenti del prendersi cura , e se si sarà adoperato a ri- prendere i comportamenti di disinteresse ed indifferenza, instaurando un dialogo costruttivo basato sullo stile della persua- sione e della trasmissione dell’entusiasmo per la professione che si svolge e per la paideia (19). poter contare sempre sulla disponibilità del suo dirigente a cui rivolgersi in ogni mo- mento per qualsivoglia situazione professio- nale o perfino personale e familiare, la re- lazione sarà caratterizzata dall’ accettazio- ne incondizionata della persona ; se il diri- gente instaura rapporti puramente formali, regolati esclusivamente dal contratto di la- voro e non sentimento di appartenenza, l’accettazione della persona sarà condizio- nata dalla prestazione (professoressa lei faccia il suo lavoro, che io faccio il mio!) . Se le relazioni saranno considerate slegate dai ruoli e più inclusive e olistiche, avremo un rapporto caratterizzato dalla diffusività ( professoressa non abbia timore, mi consi- deri un fratello, io capisco e sento il suo problema come mio) ; se al contrario il diri- gente imposta la sua azione sulla separazio- ne totale del proprio ruolo da quello dei do- centi le relazioni saranno caratterizzate dalla specificità. Un buon metodo di lavoro per l’autovalu- tazione del dirigente scolastico è collocare le cinque coppie variabili strutturali lungo una linea continua in opposta polarizzazio- ne al fine di valutare la misura in cui le re- lazioni sociali somigliano al modello Comu- nità/Gemeinschaft oppure al modello Socie- tà/Gesellschaft; ciò perché nessun istituto scolastico può essere de- scritto come del tutto orientato al- lo sviluppo di re- lazioni affettive o come totalmente «non» orientata in tale direzione (18). (18) Cfr. Thomas J. Sergiovanni, Costruire comunità nelle scuo- le, op. cit. pp. 18-19. (19) Cfr. Thomas J. Sergiovanni, Costruire comunità nelle scuo- le, Roma, LAS, 2000, pag. 59 e seg. L’Ufficio UCIIM di consulenza scolastica offre ai soci la possibilità di porre quesiti relativi alle seguenti tematiche: Accompagnamento ai processi di riforma Attività di insegnamento Attività funzionali all'insegnamento Funzioni - strumentali Gestione della scuola Organizzazione didattica Esami di Stato Retribuzioni stipendi pensioni Congedi e permessi Consulenza giuridica Precariato Le richieste devono essere inviate alla mail «consulenza@uciim.it ». Argomenti di carattere generale e adempimenti in ordine alle suddette tematiche saranno disponibili nella rivista La Scuola e l’Uomo e sul sito www.uciim.it
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NTYxOTA=