Marzo 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 3 - Marzo 2020 4 Padre Giuseppe Oddone, Consulente ecclesiastico nazionale UCIIM Spi r i tual i tà C i sono temi su cui Papa Francesco tor- na spesso e fra questi quello educativo occupa un posto di primo piano, tanto da prevedere per il 14 maggio 2020 un even- to mondiale, che ha per tema «Ricostruire il patto educativo globale». È un incontro programmato con autorità politiche e reli- giose, con uomini di cultura, di scienza e di pace, di rappresentanti delle giovani gene- razioni, per ravvivare l’impegno educativo e promuovere la maturazione di una nuova solidarietà ed una società più accogliente. In prospettiva di questo evento, il 12 set- tembre 2019, il Papa ha rivolto agli educa- tori e al mondo della scuola un vibrante in- vito a cercare tempi e spazi per «dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta e sulla necessità di investire i talenti di tutti, perché ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo per far maturare una nuova solidarietà universale e una società più accogliente. L’educazione oggi – afferma Francesco – si scontra con la cosiddetta rapidación , che imprigiona l’esi- stenza nel vortice della velocità tecnologica e digitale, cambiando continuamente i punti di riferimento». Le condizioni che il Santo Padre definisce come necessarie per muovere passi impor- tanti nella direzione del dialogo sono due atti di coraggio: il coraggio di mettere al centro la persona, e il coraggio di formare persone disponibili a mettersi al servizio della comunità . Solo facendo queste scel- te preliminari, si possono avviare processi di trasformazione senza paura in modo da guardare al futuro con speranza. In questa linea è stato strutturato un per- corso di riflessione sui temi legati all’educa- zione, propedeutico all’incontro mondiale, costituito da una serie di appuntamenti che rappresentano le tappe intermedie del Con- vegno. Anche noi cogliamo questa occasione per offrire degli spunti di riflessione, sicuramen- te non esaustivi delle problematiche com- plesse che riguardano l’educazione, ma in grado di interpellarci come docenti e come corpo associativo. Trasversali a tutte le tematiche sono l’i- dea di sostenibilità e di cura della casa co- mune, emersi nelle giornate di studio che si sono tenute all’Università Pontificia An- tonianum dal 14 al 16 gennaio scorso, per preparare l’evento del 14 maggio. Si è messo in evidenza che la crisi ecolo- gica implica anche una crisi antropologica ed una crisi educativa, per cui è necessa- rio far emergere la consapevolezza che ab- biamo un’origine comune, siamo legati da una mutua appartenenza e abbiamo bisogno di pensare ad un futuro condiviso da tut- ti. Atti necessari per perseguire l’obiettivo sono l’adozione di un nuovo stile di vita e la convinzione che tutto il creato nella sua complessità è una tunica unica senza cu- citure. Quando pensiamo a quale rapporto esi- ste tra ambiente ed educazione, dobbiamo accettare l’idea che la crisi ambientale è in stretta relazione con la crisi educativa. C’è pertanto un’efficacia educativa da reinven- tare per ridare centralità all’ambiente. Nella visione di una ecologia integrale quando parliamo di ambiente ci riferiamo non solo alla natura ma anche a qualsia- si luogo educativo, compreso quello delle aziende o dell’economia. Oggi abbiamo due concezioni dell’economia. La prima è classi- ca e laica: il fine dell’impresa è il profitto, IL CAMMINO VERSO IL PATTO EDUCATIVO GLOBALE
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