Marzo 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 3 - Marzo 2020 17 merenda salata vs. la merenda dolce ecc. Spesso i disegni vengono poi affissi sui muri della classe per ricordare il lavoro che ha condotto al Debate e le maestre scrivono accanto alle due scelte i motivi che i bambi- ni hanno menzionato nella scelta effettuata (« La Befana mi piace di più perché oltre ai regali porta anche le caramelle. »; « Il cane è migliore del gatto perché è fedele »; ecc.). Anche alla scuola primaria abbiamo os- servato una gradualità nell’introduzio- ne del Debate , in ragione del fatto che i bambini si devono avvicinare a picco- li passi al rispetto dei tempi, all’esplici- tazione delle argomentazioni e a repli- care alle argomentazioni dei compagni. Nella classi prima e seconda della scuola pri- maria, generalmente le insegnanti propon- gono degli esercizi preparatori di warm-up , mentre nella classe terza e quarta il lavoro si concentra sull’individuazione delle argo- mentazioni. Nella classe quinta si usa gene- ralmente introdurre la replica alle argomen- tazioni degli avversari di squadra. Il pensiero dei bambini non può ovviamen- te spingersi troppo oltre la propria esperien- za ed è complicato (se non impossibile) far sostenere ai bambini una tesi diversa dalla loro personale opinione. Il lavoro prepara- torio in classe, però, è molto utile proprio per ampliare la prospettiva e il punto di vi- sta iniziale. Ad esempio, usare la lavagna o un grande cartellone per elencare tutte le motivazioni PRO e CONTRO un dato claim (ad. « Gli sport di squadra sono migliori degli sport individuali ») aiuta tutti ad allenarsi alla palestra mentale della flessibilità. Il docen- te aiuta ad organizzare e raggruppare tutte le argomentazioni trovate, insieme la classe discute e vaglia le argomentazioni più forti e questo lavoro è già un passo avanti nell’in- dividuazione di una «strategia» di dibattito. La performance vera e propria è una sorta di ripasso e ripetizione di argomentazioni e discorsi fatti insieme, ovviamente resta sem- pre una prova che lo studente deve sostene- re cercando di essere chiaro, riprendendo le argomentazioni costruite precedentemente, usando bene la comunicazione para-verbale e non verbale, usando bene il tempo, ecc. Nella classe quinta, le ricerche sulle fonti possono essere un po’ più approfondite: si menti originale, ad es. da altre metodologie. Il gruppo ha in effetti individuato diverse va- rianti, ossia modalità originali e adattate al contesto (es. tipo di scuola, ordine scolare) e/o all’età dei bambini e degli studenti di utilizzare il Debate . In tutti i format «adattati» (oltre che adottati), troviamo il principio base del De- bate , ossia il fatto che esso resti un confron- to comunicativo tra posizioni diverse (rap- presentate da due squadre), realizzato in base a precise regole (tempi, turni di parole, «giuria», struttura ed espressione dell’argo- mentazione e della confutazione, numero di debater , ecc.). Il Debate al I ciclo Il Debate al primo ciclo è non solo possibi- le ma auspicabile, in quanto mira a prepara- re nello studente quella forma mentis che lo porterà poi a poter approfondire la tecnica del Debate e ad usare sapientemente l’argo- mentazione e la confutazione (oltre ovvia- mente a sviluppare e consolidare le compe- tenze chiave e di cittadinanza che maturano con la pratica del Debate ). Anche se alla scuola dell’infanzia i bambini sono molto piccoli, è pur sempre possibile iniziarli al confronto con l’altro, al rispetto dei turni di parola e alla mani- festazione ordinata dei propri pensieri e delle motivazioni che sono alla base delle proprie scelte. Ad esempio si può introdur- re il Debate iniziando con la presentazione di un tema, ad es. il Natale, e far riflet- tere i bambini sulla contrapposizione tra due elementi,che potrebbero essere Bab- bo Natale o la Befana. Si potrebbe conti- nuare con la realizzazione di un disegno, in modo che alcuni elementi espressivi si consolidino nel momento dell’esecuzione. Successivamente si può fare presentare ai bambini i loro lavori, invitandoli a motiva- re la loro scelta ( Perché hai scelto la Be- fana? Cosa hai disegnato qua? Perché hai disegnato questo…? Ecc.). A turno i bam- bini possono alternarsi nella «difesa» della scelta della Befana v/s Babbo Natale. Temi che spesso le maestre dell’infanzia usano sono: Carnevale v/s Halloween ; Il cane vs. il gatto come miglior animale domestico; La
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