Marzo 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 3 - Marzo 2020 14 Introduzione Il Debate consiste in un confronto orga- nizzato con tempi e regole precisi nel quale due squadre di studenti difendono opinioni contrapposte su un’affermazione o su un ar- gomento proposti dall’insegnante. Il model- lo, particolarmente attraente per docenti e studenti, offre una valida alternativa alla lezione trasmissiva perché, dietro a un’ap- parente semplicità, nasconde un grande po- tenziale didattico in grado di promuovere il pensiero critico e una serie di abilità tra- sversali. Fra queste, le competenze digitali (cercare e selezionare le fonti informative, valutandone l’attendibilità, la pertinenza, la natura), quelle comunicative (saper comuni- care in modo chiaro, corretto, non ambiguo, sintetico, sapendo argomentare la propria posizione), metacognitive (saper valutare la propria performance e comprendere come migliorare), sociali e civiche (saper rispet- tare le regole, attendere il proprio turno, ascoltare l’altro, legittimare punti di vista diversi dal proprio). Si tratta di una pratica ormai molto dif- fusa nelle scuole italiane, anche grazie al supporto di iniziative nazionali, quali il Mo- vimento delle Avanguardie Educative di IN- DIRE e le Olimpiadi nazionali del debate , promosse dal MIUR in collaborazione con l’Istituto Tosi di Busto Arsizio, capofila del progetto. Avanguardie educative: un Movimento per supportare l’innovazione scolastica Come già anticipato, il Debate è una delle metodologie che popolano la «Galleria delle idee per l’innovazione» di Avanguardie edu- cative, Movimento creato da Indire e da 22 scuole fondatrici alla fine del 2014. Da al- lora, grazie alla dinamicità del Movimento, le idee presenti in galleria sono cresciute da 12 e 15 e le scuole che si sono riconosciute nel Manifesto dell’innovazione sono diventa- te 1076 in soli cinque anni. Di queste, 630 sono scuole del primo ciclo e 446 quelle del secondo; 289 sono le scuole del Nord, 250 quelle del Centro e 537 del Sud e Isole. Il Manifesto di Avanguardie educative esprime, nei suoi sette orizzonti, la direzio- ne del cambiamento: 1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola; 2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per supporta- re nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare; 3. Creare nuovi spazi per l’apprendimento; 4. Riorganizzare il tempo del fare scuola; 5. Riconnettere i saperi della scuola e i sa- peri della società della conoscenza; 6. Investire sul «Capitale Umano» ripensan- do i rapporti (dentro/fuori; insegnamen- to/apprendimento tra pari; scuola/azien- da…); 7. Promuovere l’innovazione perché sia so- stenibile e trasferibile. Seppur fortemente interconnessi tra loro, possiamo individuare per il Debate un for- te collegamento con il primo orizzonte: «un modello esclusivamente basato sulla trasmis- sione delle conoscenze «dalla cattedra» è un modello ormai anacronistico: oggi esistono nuovi e più coinvolgenti modi di fare lezio- ne». È possibile cogliere un richiamo anche nell’orizzonte relativo al ruolo delle ICT: una fase molto importante che precede la vera e propria «messa in scena» del Debate , consiste infatti nella ricerca di fonti on line . Sul risultato di questo lavoro si gioca buona parte della riuscita della fase argomentativa delle squadre che sono chiamate a sostenere la propria tesi (favorevole o contraria all’as- serzione data) con l’ausilio di esempi, di evi- IL DEBATE PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DEL XXI SECOLO Letizia Cinganotto, Elena Mosa, Silvia Panzavolta, INDIRE
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