Marzo 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 3 - Marzo 2020 IX ferta, come era stato da alcuni erroneamen- te diagnosticato giorni fa, ma è anche legata alla forte riduzione della domanda. Dal lato dell’offerta, il rallentamento dell’attività economica cinese comporta brusche interru- zioni delle catene dei rifornimenti delle fi- liere internazionali di produzione ( global va- lue chain ). La riduzione dei livelli produttivi riduce i ricavi e aumenta in maniera inso- stenibile il peso dei costi fissi delle imprese. Dal lato della domanda, il consumo di beni e servizi sta subendo una forte contrazione in molti settori e l’effetto domino ne amplifica gli effetti, mettendo in crisi l’intera econo- mia. Un’emergenza così grave, non adegua- tamente gestita, potrebbe portare alla fine della moneta unica e in ultima analisi alla disgregazione finale dell’Unione Europea. In questo momento sono indispensabili stanzia- menti urgenti a sostegno del sistema sanita- rio, delle famiglie e delle imprese, ma non crediamo che si tratti solo di garantire mag- giore flessibilità ai bilanci pubblici nazionali, perché gli stanziamenti dei singoli stati non sarebbero sufficienti e comunque comporte- rebbero aumenti del deficit pubblico e del- lo spread degli interessi sul debito pubblico che vanificherebbero le politiche di riequili- brio dei conti pubblici. Questi provvedimenti congiunturali ri- chiedono l’attuazione di un piano rapido di spese correnti e d’investimenti da distribu- ire ai singoli paesi europei in proporzione alla popolazione. Per la parte concernente le spese correnti, si propone di ricorrere a un’emissione di titoli da parte del Meccani- smo europeo di stabilità (MES), il cosiddetto Fondo salva-Stati. Tale intervento richiede una modifica degli ambiti d’intervento del MES. In alternativa può essere creato ad hoc un nuovo «veicolo» finanziario per que- sta emergenza. Per la parte concernente gli investimenti, si propone l’acquisto da parte della BCE di Eurobonds emessi dalla Banca europea per gli Investimenti. Tali Eurobonds sarebbero caratterizzati da un basso tasso d’interesse e rappresenterebbero un safe asset privo di rischio. Le regole europee sui conti pubblici con- tengono margini di flessibilità per i paesi colpiti da un evento economico avverso che porti il paese in recessione. Questi includo- poco contagioso, poiché è in grado di ge- nerare shock più forti sia nei consumatori sia nelle imprese. L’effetto (contenuto) di lungo periodo, invece, dipende esclu- sivamente dalla riduzione permanente dell’offerta di lavoro e quindi dalla letali- tà della pandemia. 4. L’effetto sul commercio internazionale è più forte di quello sul Pil, per cui il danno economico è maggiore per i paesi che più dipendono dagli scambi internazionali. 5. I paesi emergenti sono più colpiti, non solo perché hanno maggiori difficoltà a contenere la diffusione del virus, ma an- che perché i capitali tendono a spostarsi verso i paesi avanzati, considerati più si- curi dagli investitori. Nel determinare l’entità dell’impatto sono importanti sia gli shock dal lato dell’of- ferta (minore offerta di lavoro, minore pro- duttività, maggiori costi per le imprese ecc.) sia gli shock dal lato della domanda (riduzio- ne/modifica dei consumi dovuta al panico); l’effetto sull’inflazione dipende da quali tipi di shock prevalgono. La recessione economica dovuta al coro- navirus in Europa e negli Stati Uniti riguar- derà presumibilmente il 2020 e i primi trime- stri del 2021per dar luogo successivamente a una lenta ripresa. Nel frattempo si faranno i conti delle imprese fallite e delle conse- guenze profonde di medio e lungo termine. L’azione della politica economica deve dare un sostegno forte all’economia al fine di evitare il collasso delle fabbriche, favorito anche dalla mancanza di liquidità. Gli inter- venti dovranno giungere in tempo, possibil- mente attraverso automatismi, e non farsi attendere per mesi perché potrebbero arri- vare troppo tardi. La BCE che ha il compi- to di affrontare questo problema ha dato in questi giorni comunicati di segno ambiguo. In questa situazione è urgente che l’Unione europea adotti un pacchetto di provvedi- menti di politica economica in grado di far fronte alla grave crisi sanitaria ed economica che si prospetta in seguito alla diffusione del contagio. Il problema è globale e richiede interventi congiunturali tempestivi da parte degli organismi internazionali. È ormai chia- ro a tutti che la recessione che si prospetta non è solo determinata dalla caduta dell’of-
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