Marzo 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 3 - Marzo 2020 V ovvero di tipo strutturale. Tra gli effetti di breve periodo si segnalano l’effetto ricchez- za, dovuto alle perdite subite sui mercati fi- nanziari che agisce sul lato della domanda di beni e servizi, la contrazione della domanda anche a causa della crescita della disoccu- pazione e dell’incertezza, l’effetto reddi- to dovuto al fatto che molte famiglie, non solo quelle delle vittime, si sono ritrovate con minori risorse, sia per i fallimenti del- le imprese sia per la perdita di occupazio- ne specializzata che si riflettono sull’offerta di beni e servizi, anche se questo virus per ora sembra letale soprattutto tra gli anziani maschi e solo parzialmente nella popolazio- ne in età attiva. La peculiarità dell’impatto economico indiretto di questa pandemia, al netto cioè dei costi legati al sistema sanita- rio, è data dalla concomitanza di shock di domanda e di offerta. Gli shock di domanda sono legati alle variazioni del comportamen- to individuale a causa della paura del con- tagio, inclusa la riduzione della domanda di turismo, trasporti, attività culturali e legate al tempo libero. Tra gli effetti di lungo periodo si segna- la la riorganizzazione produttiva legata alla ripresa degli investimenti privati e pubblici che si giovano dell’innovazione. Le misure di contenimento del virus adottate nei pa- esi colpiti, hanno obbligato molte aziende e molti lavoratori ad adottare forme di lavoro smart in remoto, attualmente molto limitato in Italia (circa il 2% dei lavoratori a fronte di una media europea del 16% e livelli pari al 30% in Svezia e Olanda). La pandemia por- terà ad una riorganizzazione del lavoro e ad un aumento del tasso di occupazione di don- ne e giovani. Paradossalmente, la diffusione del COVID-19 crea quindi un’opportunità uti- le perché spinge ad innovare la cultura del lavoro verso l’adozione, laddove possibile, di forme di occupazione alternative con van- taggi complessivi in termini di produttività, riduzioni dei costi, soddisfazione del lavo- ratore, innovazione, riduzione del traffico urbano e dell’inquinamento, riequilibrio del rapporto tra aree urbane e non. Si ritiene tuttavia che questa considerazione non val- ga anche per la scuola e l’università in cui l’interazione personale docente – discente rimane fondamentale. bale dopo la crisi finanziaria internazionale del 2008. Le restrizioni sulla mobilità delle persone, dei beni e dei servizi e le altre mi- sure di contenimento come la chiusura degli esercizi commerciali e di alcune fabbriche hanno ridotto la domanda e l’offerta a parti- re dalla Cina. E l’impatto sul resto del mon- do derivante dalla caduta di viaggi, turismo, catene produttive globali, merci e fiducia sta crescendo. La tempesta perfetta che si è abbattuta sui mercati è dovuta non solo all’espansione del coronavirus, ma anche alla guerra del pe- trolio aperta dal mancato accordo tra Opec e Russia sui tagli alla produzione di greggio per sostenere il prezzo del barile. Le Borse mon- diali sono crollate sotto i colpi di petrolio e coronavirus. I listini sono stati schiacciati dalla caduta del 50% rispetto al prezzo me- dio del petrolio nel 2019 e dalla paura per la diffusione sempre più ampia del coronavirus, che ha reso necessarie le misure drastiche di contenimento varate da alcuni Paesi, tra cui l’Italia. Ma è difficile «isolare» gli effetti dei due eventi negativi. Anche Wall Street ha su- bito forti perdite sia sul fronte azionario che su quello obbligazionari dei Treasury Bills. Il coronavirus è calato sui mercati internazio- nali come un cigno nero, il classico evento esterno non previsto dagli addetti ai lavori e forse troppo sottovalutato fino a oggi anche a causa di un eccesso di ottimismo circa la capacità spontanee del sistema economico di affrontare questa emergenza. Per questo sono state prese le recenti misure espansive di politica monetaria della Federal Reserve Bank e della Banca Centrale Europea (BCE). La storia, per quanto dimenticata troppo in fretta dagli operatori finanziari e dagli in- vestitori, ci offre degli spunti interessanti; le pandemie dell’ultimo secolo hanno lasciato segni indelebili sulle borse di tutto il mondo ma con due peculiarità comuni: la rapidità e la durata limitata. Ma la volatilità che si è scatenata sui mercati finanziari allontana l’i- potesi di un imminente contenimento della diffusione dell’epidemia e di un conseguente ritorno alla normalità. Gli effetti di questo evento temporaneo avranno ripercussioni sia di breve periodo, senza dubbio estese all’intero anno in corso e a quello successivo, che di lungo periodo,
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NTYxOTA=