Gennaio-Febbraio 2019

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVI - Numero 1-2 - Gennaio-Febbraio 2019 Ha aderito alla DC nella li- nea della sua ispirazione cri- stiana e fu la prima donna eletta nel Consiglio Comunale di Reggio. Si prodiga con il Cif, il Meic, fonda la sezione calabrese del- la Deputazione di Storia Patria che dirige per vent’anni. Il sindaco nel ricordo dice di lei «…una vita piena e gratifi- cante contrassegnata da un forte senso delle istituzioni, da una smisurata passione per lo studio e la cultura e da uno instancabile spirito di servizio e di dedizione per il prossi- mo…». non si ha intenzione di ripe- tere quanto (ed è tanto) già detto su questa donna del Sud (piccola, apparentemente fra- gile) che, appena istituito il suffragio femminile, si presen- ta alle elezioni amministrative di reggio calabria e risulta eletta nel primo consiglio co- munale del dopo regime (1946- 1953). contemporaneamente, candidata all’assemblea costi- tuente, non risulta tra gli elet- ti per pochissimi voti, pur avendo ottenuto 18.000 prefe- renze. La straordinaria vitalità in- tellettuale e politica, la ten- sione verso il sociale l’acco- munano agli ideali di gesual- do nosengo con cui è in con- tatto già da Milano. Bloccata a roma per lo sbarco degli al- leati, insieme anche a cesari- na checcacci, si prodiga nell’assistenza ai profughi e agli sfollati. il rapporto con nosengo e il suo impegno per l’uciiM della prima ora è testimoniato da uno scambio di lettere con lo stesso e con aurelia Bobbio. Punto di partenza è il Movi- mento Laureati cattolici, in se- no al quale il 18 giugno 1944 nasce l’unione nella convinzio- ne che la «cultura professio- nalmente si traduce in atto di concreto servizio alla società» . il 25 febbraio 1945 la costituita Sezione uciiM di reggio c. dà l’avvio ad una serie di confe- renze. Dal 27 al 31 agosto, a reggio si celebra il 1° conve- gno calabro-siculo «religione e vita - La libertà della scuola». Scrive la Mariotti: «Ho potuto constatare che tutto è riuscito nuovo alla quasi totalità…» e sente la necessità di costituire gruppi locali almeno in ogni ca- poluogo di provincia. il primo nucleo della Sezione dovrebbe essere formato dai Laureati cattolici, cui poi si aggreghe- ranno altri. il 21 novembre 1945 nosengo nomina Maria Mariotti incarica- ta uciiM per la calabria e la Basilicata, avendo «già dato un lavoro tanto prezioso nella or- ganizzazione della Sezione di Reggio, che merita di essere citata a modello di tutte le al- tre per l’attività e la puntuali- tà…». in una lettera del 3 luglio 1946 (come sempre vergata con la sua grafia minuta, deli- cata ed elegante) la Mariotti dà a nosengo pareri e consigli sulla linea statutaria per il ne- cessario equilibrio con il carat- tere autonomo delle realtà pe- riferiche. Domenica 17 novembre 1946 gesualdo nosengo visita la Se- zione reggina. il giorno seguente M.M. scri- ve: «…Un’organizzazione cat- tolica di professori è una cosa estremamente difficile e non bisogna illudersi di poterla far sorgere rapidamente, special- mente da noi dove la resisten- za di fronte ad ogni forma or- ganizzativa è tenacissima…». il 1° congresso nazionale uciiM (1-3 settembre 1947) elegge Maria Mariotti tra i 15 consiglieri centrali. altro scambio di corrispon- denza dell’inizio del 1949 met- te in evidenza che «…le diffi- coltà da superare sono tante e non si potrà procedere che lentamente. Impostare su un piano di dinamismo un’attività seria, in Calabria, potrebbe comprometterne tutto in par- tenza. È meglio perciò andare piano anche se si ha o se si dà l’impressione di non conclude- re nulla…». tra gli interessi a vasto rag- gio prevalgono alcune priorità che segnano in maniera più evidente il futuro percorso del- la Mariotti: la scelta di non ab- bandonare la sua città e di operare per la rinascita religio- sa e socio-culturale del popolo calabrese; la presenza e l’im- pegno attivo nella chiesa loca- le e nelle strutture diocesane; la passione per lo studio e l’amore per la sua terra che la inducono alla riflessione e alla ricerca storica sui problemi del Mezzogiorno, della crisi religio- sa e sociale del Sud, dei movi- menti cattolici. «L’esplosione del Concilio non ci ha colti di sorpresa» scrive e, rinnovando l’interesse per la teologia, contribuisce in Diocesi alla costituzione del Diaconato permanente, al sor- gere del Movimento ecumenico e del dialogo interreligioso. La sua lunga esistenza sta in un motto paolino « Caritas Christi urget nos », anche al- l’uciiM ha offerto una entusia- stica spinta di avvio che per- mane e si spera possa essere ravvivata. La sua nascita al cielo è sta- ta accompagnata dalla benedi- zione inviata da Papa France- sco. ( Anna Bisazza Madeo) I n f a m i g l i a

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