Gennaio-Febbraio 2019
i llustrissimo Direttore, desidero inviarLe la significativa testimonianza fornita nel tesseramento uciiM 2018 da sua eccel- lenza Mons. Michele castoro arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San giovanni rotondo, prematuramente scomparso per un male in- curabile. Si tratta di una sorta di testamento spiri- tuale sul valore dell’educazione di un insi- gne iscritto alla nostra associazione. anche quest’anno, nonostante le delica- te condizioni di salute, il nostro arcivescovo Mons. Michele castoro ha sostenuto la no- stra associazione con la sua presenza. in seminario, dopo la S. Messa, l’arcive- scovo, nonostante la voce flebile e le condi- zioni di salute precarie, ha espresso alcune riflessioni, prima di consegnare la tessera uciiM a ognuno dei presenti: «Nell’attuale contesto sociale voi docen- ti ed insegnanti cattolici dovete più che mai essere un punto di riferimento. Oggi le situazioni fragili e precarie aumentano, e per questo dovete occuparvi di tutte le componenti dell’alunno, da quella affettiva a quella sociale, etica, culturale ed intel- lettiva, da quella individuale a quella co- munitaria. Bisogna rimettere al centro la questione educativa e creare sinergia fra famiglia, parrocchia, scuola, associazioni e istituzio- ni, al fine di attuare l’indispensabile alle- anza educativa. La rinuncia ad educare o la delega nel- l’educare rappresentano due grandi tenta- zioni che toccano sia i genitori i quali, stan- chi, scoraggiati o impotenti, rinunciano al proprio ruolo educativo, sia le scuole che talvolta appaiono imbrigliate in una fase di totale stasi. Nella vostra azione educativa sappiate unire le istanze del cuore (sentimento, emozioni e affettività) a quelle della ragio- ne (sete di verità, conoscenze, dubbi) e quelle del corpo e dello spirito. Siate consapevoli di essere chiamati a prestare la vostra opera educativa in una società disorientata e sempre più comples- sa, in un contesto dove si va affermando la «tirannia dei desideri» ed i bisogni si sono trasformati in «capricci». Nella professione di insegnanti cattolici bisogna essere cristiani credibili per essere creduti divenendo corresponsabili e non collaboratori del progetto di Dio. Collabo- ratore è chi si ferma al compito affidato senza sentirsi parte di un intero; correspon- sabile è chi invece sa mantenere vivo l’in- teresse per il tutto, per l’insieme e chi sco- pre la bellezza di pensare e di progettare insieme… non è solo chi fa le cose insieme ad altri ma chi prova a sognarle, a pensar- le, a costruirle insieme. In tale contesto il vostro lavoro deve evangelizzare con passione educativa e for- mativa. Non vi è autentica educazione uma- na senza educazione cristiana». e, dulcis in fundo, l’arcivescovo ha pater- namente e gioiosamente ricevuto la nostra tessera con l’emozione di tutti i presenti. considerata la valenza profonda del pen- siero di un Pastore che non si è risparmiato sino all’ultimo, desideriamo condividere con tutti i soci un tale momento formativo del nostro essere insegnanti e cristiani. ( Prof. Arcangela Bisceglia ) 37 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVI - Numero 1-2 - Gennaio-Febbraio 2019 Lettere al direttore In questo nuovo spazio della nostra rivista vorremmo aprire un colloquio diretto con i soci. È questo uno spazio di ascolto di vostre esperienze e proposte che volentieri socializziamo per promuovere tra i lettori un produttivo dibattito sui temi affrontati. Le lettere dovranno essere indirizzate a redazione@uciim.it oppure a Redazione La Scuola e l’Uomo, Via Crescenzio 25 - 00193 Roma Seguite cuore e ragione
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