Gennaio-Febbraio 2019

iMMigrazione e BeneSSere in itaLia Gian Cesare Romagnoli, Università degli Studi Roma Tre 1. Introduzione Le migrazioni sono uno dei fenomeni più antichi dell’umanità e la storia del popola- mento dei continenti è, in buona parte, una storia di spostamenti di masse demografi- che alla ricerca di territori favorevoli all’in- sediamento e di condizioni ottimali per lo sviluppo economico e demografico. oggi, in particolare, le migrazioni, che si collocano nel contesto di un mondo ancora ingiusto e violento, inducono ad analizzare il fenomeno senza trascurare le ragioni dei paesi di origine resi fragili dalla guerra, dal- la povertà e dal terrorismo. L’ultima ondata migratoria – cominciata nel 2011 con l’esplosione delle primavere arabe in nord africa e in Medio oriente – ha rimesso in di- scussione il sistema di controllo delle fron- tiere esterne dell’unione europea (ue). il movimento di persone ha riguardato tutto il continente europeo con la riapertura mas- siccia delle rotte mediterranee e della rot- ta balcanica. i flussi hanno assunto dimen- sioni notevoli e hanno cambiato in parte natura, dal momento che si tratta soprat- tutto di migranti forzati. Se, in passato, una certa mescolanza di migranti economici e di profughi può aver generato equivoci, oggi i barconi che solcano il Mediterraneo paiono invero portare soprattutto persone che sono vittime di violenza, persecuzione e miseria. anche nel 2018, secondo la Banca Mon- diale (BM) l’economia globale è migliorata, la povertà estrema continua a diminuire e il capitale umano è il più grande fattore di ricchezza nel mondo di oggi. tuttavia, sep- pure il PiL pro capite sia mediamente cre- sciuto anche nei paesi a basso reddito, il lo- ro dislivello rispetto alle maggiori economie mondiali continua ad aumentare. La popola- zione mondiale, ad aprile 2018, è arrivata a 7,6 miliardi secondo i dati delle nazioni unite. il reddito mondiale (circa 71.000 mi- liardi di dollari, secondo la BM) è tale da poter assicurare a ogni abitante della terra i mezzi per poter vivere (il Pil pro capite, pari a circa 9.400 dollari, nel 2017-2018, è vicino alla soglia superiore dell’intervallo indicato per i paesi a reddito medio-alto). questa finalità essenziale è attualmente re- sa impossibile a causa della sua distribuzio- ne ineguale, ed è ormai chiaro che questa diseguaglianza crescente di opportunità fre- na, invece di alimentare, la competitività fattoriale dei paesi poveri e, in molti casi, perfino l’attrazione della delocalizzazione delle produzioni mature . intanto l’economia mondiale cresce po- co. Dopo la crisi finanziaria ed economica internazionale, la domanda mondiale è ral- lentata molto in europa e nei BricS (Brasi- le, russia, india, cina, Sud-africa), ad ecce- zione di india e cina, facendo riemergere l’aspettativa di una stagnazione secolare. i crescenti flussi migratori da Sud a nord e da est a ovest trovano così motivi che vanno oltre la povertà di molte aree africane e al- le guerre civili nei paesi islamici, mentre le economie dei paesi avanzati continuano a trascurare la domanda nozionale di consu- mo e investimento nei paesi poveri e in via di sviluppo. questo articolo analizza gli effetti, in termini di benessere, dei flussi migratori verso l’italia, che si manifestano anche at- traverso la compensazione, almeno parzia- le, dei fenomeni dell’invecchiamento e del- la scarsa natalità. il contributo è diviso in quattro parti. La prima contiene alcune no- te sulla migrazione verso l’italia, la seconda riguarda gli effetti demografici dell’invec- chiamento e della bassa natalità, la terza analizza gli effetti dell’immigrazione in ter- mini di finanza pubblica e la quarta indica alcune linee di politica, che riguardano l’immigrazione, costruite sulla tesi che essa 19 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVI - Numero 1-2 - Gennaio-Febbraio 2019

RkJQdWJsaXNoZXIy NTYxOTA=