Gennaio-Febbraio 2019

prezzamento e incoraggiamento per la 169, che a suo giudizio «ha introdotto nel nostro ordinamento l’insegnamento della Costitu- zione e l’educazione alla cittadinanza» (21 10 2009). Si ricuperava in questo modo la distinzione originaria e la connessione fra l’ insegnamento di un contenuto disciplinare ricco di radici culturali e di potenzialità orientative (la costituzione) e l’ educazione a comprenderne e a praticarne le implica- zioni nella vita quotidiana (educazione civi- ca o alla cittadinanza attiva, aperta al con- tributo di tutti i docenti). nel Miur e nelle scuole non tutti però, nel successivo decen- nio, ad eccezione dei primi due anni, hanno preso sul serio questa legge, cui è mancata una adeguata «manutenzione» amministra- tiva e didattica. 8.2 La cM 27.10.2010 n.86 , relativa al- l’attuazione del 1° art. della legge 169, precisa che «l’insegnamento/apprendimen- to di cittadinanza e costituzione è un obiet- tivo irrinunciabile di tutte le scuole», e che «è un insegnamento con propri contenuti, che devono trovare un tempo dedicato per essere conosciuti e gradualmente approfon- diti»: tale insegnamento implica sia una di- mensione integrata, ossia interna alle disci- pline dell’area storico-geografico-sociale, con ovvie connessioni con filosofia, diritto ed economia (dove sono previste), sia una dimensione trasversale, che riguarda tutte le discipline, in riferimento a tutti i conte- nuti costituzionalmente sensibili e suscetti- bili di educare la personalità degli allievi in tutte le dimensioni. 8.3 a proposito di valutazione la cM 86 afferma che Cittadinanza e Costituzione «entra a costituire il complessivo voto delle discipline di area storico-geografica e stori- co-sociale, di cui essa è parte integrante», e «influisce nella definizione del voto di comportamento, per le ricadute che deter- mina sul piano delle condotte civico-sociali espresse all’interno della scuola, così come durante esperienze formative al di fuori dell’ambiente scolastico». 9. nei Programmi di concorso a posti d’insegnamento (dm 21 9 2012 n. 80, per le classi a043 e a050) si è parlato ancora di educazione civica e si è precisato che, dopo la legge 169, «il candidato dovrà dimostrare di conoscere la costituzione italiana e di sa- perne illustrare gli articoli alla luce degli avvenimenti storici che l’hanno preparata e dei concetti giuridici e filosofici che l’hanno ispirata». Dunque gli insegnanti abilitati per l’area storico-sociale non mancano. Se mai si tratterà di arricchire, con almeno un se- mestre di diritto e di economia, il piano di studi dei futuri docenti di c&c . essi potreb- bero insegnare tematiche relative ai valori costituzionali anche a chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica. quanto ai docenti di diritto, molti di loro, in virtù della 107/2015, sono stati immessi in ruolo, anche senza che fosse disponibile una specifica cattedra di diritto. essi po- trebbero svolgere un ruolo di supporto e di aggiornamento per i docenti di c&c, anche di più scuole. Indicazioni nazionali come consigli preliminari o come gride manzoniane? 10. Le Indicazioni nazionali per i licei, gli istituti tecnici e professionali, previste dai vigenti regolamenti (DPr del 15.3.2010, nn. 87, 88, 89, relativi al se- condo ciclo) e 16.11, 2012, n. 254, relativi a infanzia e primo ciclo) si aprono già a istanze relative alla cultura costituziona- le, con impegnative affermazioni di carat- tere generale («che lo studente, al termi- ne del quinquennio liceale conosca bene i fondamenti del nostro ordinamento costi- tuzionale, quali esplicitazioni valoriali del- le esperienze storicamente rilevanti del nostro popolo, anche in rapporto e con- fronto con altri documenti fondamenta- li»). e invece, nell’elenco delle discipline, alla storia non è più associata l’«educazio- ne civica», come avveniva fin dal 1958, e neppure la nuovamente denominata «cit- tadinanza e costituzione». i tentativi di cambiarne il nome, tornando a quello ori- ginario, che per connettere lo studio della costituzione con l’educazione civica utiliz- zava una locuzione impropria (insegna- mento dell’educazione civica), o parlare di insegnamento di cittadinanza, lasciando cadere la costituzione, indubbiamente perdono di vista il percorso di sintesi e di 15 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVI - Numero 1-2 - Gennaio-Febbraio 2019

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