Gennaio-Febbraio 2019
gli insegnanti cogliere ogni occasione per far risaltare le linee di convergenza della loro opera educativa verso una finalità di formazione civica degli alunni… È evidente che fin dalla prima classe il docente dovrà fare costante riferimento alla costituzio- ne…)». i programmi del 1979 affermano: «il nucleo fondamentale di tali contenuti (di educazione civica) è dato dal testo del- la costituzione italiana, legge fondamenta- le dello Stato e sintetica espressione della nostra civile convivenza, che abbisogna del concorso di tutte le forze per la sua com- pleta attuazione. La comprensione della costituzione - che gioverà anche a dare si- stemazione, quasi secondo un indice ragio- nato, agli altri temi di educazione civica - avrà un momento più organico nella classe terza, in quanto lo consentono l’età e l’esperienza raggiunta dagli allievi». nel dpr Moro le tematiche costituzionali erano poi sviluppate nel biennio e nel triennio delle secondarie superiori. Dalla fioritura delle «educazioni» ai programmi di educazione civica non sperimentati negli anni ’90 5. negli anni ’90 si scoprì che tutte le «educazioni» fino ad allora proposte dai mi- nistri Falcucci, galloni, Mattarella, Bianco, Misasi, Jervolino, D’onofrio, per affrontare singole «emergenze» (disagio, droga, aids, demotivazione, bullismo, delinquenza, guerra…), potevano e dovevano trovare una radice comune e un repertorio organico di principi, di valori e di temi nel testo della costituzione italiana. ne uscì una direttiva del ministro Giancarlo Lombardi (8.2.1996, n. 58), che, sulla base della richiesta del cnPi e del lavoro di due commissioni costi- tuite da esperti di diverse discipline e di- versi orientamenti culturali e politici, indi- cava alle scuole un ampio quadro di riferi- mento, nel documento allegato alla diretti- va, dal titolo Nuove dimensioni formative, educazione civica e cultura costituzionale . i relativi programmi , benché approvati dal consiglio nazionale della pubblica istruzio- ne, non entrarono però in vigore, per la fine del governo «tecnico». cito due articoli di questa Direttiva: - art. 1. gli obiettivi propri dell’educa- zione civica sono perseguiti, da un lato, nel- la complessiva attività didattica ed educati- va, che riguarda tutti gli insegnamenti, le attività extracurricolari e i diversi momenti della vita scolastica, con modalità flessibili, anche in relazione all’autonomia delle sin- gole scuole; dall’altro, nell’ambito di un in- segnamento specifico, come previsto dal d.p.r. 585 del 1958; - art.6: «L’insegnamento dell’educazione civica, affidato dalla normativa vigente al- l’insegnante di storia, concorre autonoma- mente alla valutazione complessiva dello studente. nei bienni in cui sia presente l’in- segnamento di economia e diritto, l’educa- zione civica e cultura costituzionale è previ- sta all’interno di tale insegnamento, assicu- rando in ogni caso i necessari raccordi inter- disciplinari con gli altri insegnamenti, in particolare con quello di storia. inviata alle scuole da una asciutta circo- lare, ma di fatto accantonata da Luigi Ber- linguer , impegnato nel suo vasto impegno riformatore, la tematica della direttiva Lombardi fu ripresa dalla legge delega 28.3.2003 n. 53 («educare ai fondamenti della convivenza civile») che il ministro Le- tizia Moratti articolò in educazione alla cit- tadinanza , all’ ambiente, alla sicurezza stradale , alla salute , all’ alimentazione , all’ affettività e alla sessualità . Benché entrate in vigore con le «indica- zioni nazionali», e quindi come obbligato- rie, queste «educazioni» non ebbero vita lunga, sostanzialmente per la complessità della loro gestione nella didattica. non tut- to può entrare nel curricolo primario o se- condario: ma chi pota un albero non può ta- gliarne le radici. L’autonomia degli anni 2000: debole rilancio e perdita dell’«adeguato posto» della Costituzione «nel quadro didattico della scuola» 7. Le successive Indicazioni curricolari per il primo ciclo , introdotte da Giuseppe Fioroni nel 2007, hanno ricondotto la pro- blematica all’interno del comprensivo con- cetto di cittadinanza , analizzato e proposto in ampie premesse «trasversali» a tutti i 13 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVI - Numero 1-2 - Gennaio-Febbraio 2019
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