Supplemento al n. 1-2-2013
8 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - supplemento al numero gennaio-febbraio 2013 gregazione per l’Educazione Cattolica, che Egli rifiuta per non abbandonare la sua Dio- cesi, come aveva rifiutato un altro incarico che Papa Luciani Gli aveva proposto “il gior- no stesso della sua intronizzazione”. È rela- tore del Sinodo speciale sulla famiglia (Ro- ma, 1980); Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, l’ex Sant’Uffizio ri- formato da Paolo VI con motu proprio l’ulti- mo giorno del Concilio. A seguito della nomi- na (21 novembre 1981), Ratzinger si trasferi- sce a Roma in Piazza della Città Leonina nel febbraio 1982 ed ha inizio una frequenza co- stante ed una collaborazione ininterrotta con Giovanni Paolo II. La scelta di un teologo della statura intellet- tuale di Ratzinger se- gna una svolta nella tradizione secolare che assegnava tale in- carico ad un prelato della Curia: Wojtyla vuole promuovere un vero rinnovamento teologico. Il nuovo Prefetto veglierà sul- l’ortodossia cattolica per tutto il pontifica- to, permanendo a capo del Dicastero per un periodo più lungo di chiunque altro. Lo stile del servizio di custode della dottrina è fina- lizzato a proteggere la fede dei semplici: ciò potrebbe essere la causa delle critiche circa la sua intransigenza. I problemi che questo Ministero gli pone sono complessi: il dialogo anglicano-cattolico; l’uso del nucleare; i rapporti tra cattolici e massoneria, la cui condanna suscita ostilità e accanimento dei media contro la Sua persona e contro la Chiesa; lo scisma lefebvriano; la bioetica; la pastorale delle persone omosessuali ; l’etica sociale di contro all’idea di coscienza intesa come soggettività deificata ; il nuovo Cate- chismo della Chiesa cattolica; l’ecclesiologia di comunione; “la teologia della liberazio- ne”, che, adottando “l’opzione fondamenta- le marxista”, «pretende di dare una nuova interpretazione globale del cristianesimo…» e la cui «radicalità… fa sì che ne venga spes- so sottovalutata la gravità…» . La Sua posi- zione in merito lo fa considerare un “conser- vatore”, «al contrario - Ratzinger dichiara - … le gravi deviazioni ideologiche denunciate finiscono ineluttabilmente per tradire la causa dei poveri… la promozione dei diritti dell’uomo…». Svariati sono gli incarichi ricoperti nella Curia Romana. Il 30 novembre 2002 è eletto Decano del Collegio cardinalizio. È Accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze, riceve numerosi dottorati honoris causa da università di Pae- si diversi. Abbondante è la serie delle Sue pubbli- cazioni nel corso degli anni, punto di riferi- mento per i teologi ma anche per credenti e non credenti in ricerca della Verità. Il Suo pensiero ed i suoi interventi sono tutti incardinati nei documenti conciliari. Il Ministero petrino «Quanta sporcizia c'è nella Chiesa, e pro- prio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a Lui! ». «Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano... Abbi pietà della Tua Chiesa» . Sono parole di riflessione e di preghiera del Cardinal Ratzinger nella Via Crucis del Venerdì Santo, poco prima della Sua elezio- ne a successore di Pietro. Questo fardello di responsabilità Egli as- sume con la fumata bianca nel pomeriggio del 19 aprile 2005. Estirpare la zizzania da «umile servitore nella vigna del Signore » è il motto del Suo Pontificato. Le scelte iniziali ne tracciano un pro- gramma: Il nome «evoca la straordinaria fi- gura del grande “Patriarca del monachesi- mo occidentale”, san Benedetto da Norcia, compatrono d’Europa,… molto venerato an- che in Germania… un fondamentale punto di riferimento per l’unità dell’Europa e un forte richiamo alle irrinunciabili radici cri-
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