Supplemento al n. 1-2-2013

2 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - supplemento al numero gennaio-febbraio 2013 CREDERE È... TOCCARE LAMANO DI DIO...VEDERE L’AMORE Anna Bisazza Madeo, Vicepresidente nazionale vicaria «Ma io sono con te sempre: tu mi hai preso per la mano destra. Mi guiderai con il tuo consiglio» (Salmo 73, 23s) «UMILE SERVITORE NELLA VIGNA DEL SI- GNORE» . Dalla loggia centrale della Basilica di S. Pietro, con questa espressione Joseph Ratzinger, eletto Papa col nome di Benedet- to XVI, traccia le linee del suo pontificato. La piena coerenza a questa autodefinizione è chiaramente leggibile in ogni espressione solenne del Suo Ministero petrino così come nei Suoi gesti semplici, paterni e discreti. Chi ascolta, osserva, riflette, interpreta senza pregiudizi trova in Lui un testimone autentico di umanità, sapienza, spiritualità. La vicenda terrena di questo «Uomo» dei nostri giorni, che la Provvidenza divina ha donato alla Chiesa, supera la misura ordina- ria degli intellettuali, dei filosofi, dei teolo- gi del tempo che viviamo e il futuro certa- mente ne rivelerà il valore. Nella convinzione che nulla accade per caso ma che ogni cosa è inscritta nel pro- getto di Dio , seguiamo alcuni passaggi della Sua vita. È il 16 aprile 1927, un Sabato Santo, quando Joseph Aloisius viene alla luce a Marktl, piccolo centro bavarese posto sul- l’Inn, in una natura ancora incontaminata, poco distante da Altötting, «cuore cattoli- co» della Baviera. La mattina di Pasqua ri- ceve il Battesimo, «vitae spiritualis ianua» , ed è il primo ad essere rigenerato con l’ac- qua appena benedetta nella Veglia della Ri- surrezione. Nella Sua autobiografia scrive: «sono sempre stato grato, per il fatto che, in questo modo, la mia vita sia stata fin dall’inizio immersa nel mistero pasquale… un segno di benedizione». Presto la famiglia (1) si sposta in altre lo- calità della Bavaria: a Tittmoning sul Salzach, «il paese dei sogni della mia infanzia» , Lui scrive; ad Aschau sull’Inn; a Traunstein, quan- do nel 1937 il padre (gendarme insofferente degli eventi politici e, quindi, a rischio) giun- ge all’atteso pensionamento ed acquista una vecchia casa contadina alla periferia del pae- se (Hufschlag), ove la famiglia si trasferisce rendendo la nuova dimora accogliente e gio- iosa. «Qui – scrive - dopo tanto peregrina- re,… ci sentivamo a casa nostra; qui la mia memoria torna spesso riconoscente» (2). I tempi non sono facili per la crisi econo- mica, per il clima politico, per la mancanza (1) La famiglia: il padre Joseph, la madre Maria, la sorella Maria, il fratello Georg ed il più piccolo Joseph. (2) Non posso non ricordare la visita fatta con tre amiche UCIIM a Traunstein. Era la fine di luglio 2005, erava- mo in viaggio in Austria. Papa Ratzinger, da poco al soglio pontificio, destava in noi interesse ed ammirazione particolari sia per la vicinanza a Giovanni Paolo II che per averne raccolto l’eredità morale quale successore di Pietro. Non resistemmo al desiderio di conoscere i luoghi in cui il nuovo Papa aveva vissuto: ci avrebbero rive- lato qualcosa di Lui. Dedicammo, quindi, una giornata a Traunstein: la modesta casa in campagna (fienile e stalle sotto un unico tetto) circondata da un prato e più in là da boschi, il Seminario sede degli studi frequen- tati, la chiesa di Sant’Osvaldo, ove aveva celebrato la prima Messa, …i luoghi della sua giovinezza. Una visita che ce lo fece sentire da subito più «familiare».

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