Supplemento al n. 1-2-2013
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - supplemento al numero gennaio-febbraio 2013 9 stiane della sua cultura e della sua civiltà… la rac- comandazione lasciata ai monaci nella sua Regola: “Nulla assolutamente an- tepongano a Cristo”» (9). Lo stemma , senza mot- to, conserva i simboli adottati da vescovo e da cardinale: una conchiglia, un orso carico di soma, la testa di un moro, le chiavi d’oro e d’argento e, in basso, il pallio; la tiara pa- pale che sovrasta lo scudo è sostituita da una più semplice mitra (10). Le urgenze per un nuovo Papa sono già contenute nell’omelia del Decano Ratzinger «Pro eligendo romano pontifice» . Seguiamo- ne qualche passaggio con le Sue parole: «Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero… dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all'individualismo radicale; dall'ateismo ad un vago misticismo religioso; dall'agnosticismo al sincretismo e così via…. una dittatura del relativismo che non ricono- sce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue vo- glie. Noi, invece, abbiamo un'altra misura: il Figlio di Dio , il vero uomo. É lui la misura del vero umanesimo … una fede profonda- mente radicata nell'amicizia con Cristo. Que- sta fede adulta dobbiamo maturare...» . L’ Anno della fede , a conclusione del suo ministero petrino e nel 50° dell’apertura del Concilio, è l’eredità più coinvolgente che affida oggi alla Chiesa: «La “porta della fede” che introduce alla vita di comunione con Dio... è sempre aperta per noi... Attra- versare quella porta comporta immettersi in un cammino che dura tutta la vita... mettersi in cammino verso il luogo della vi- ta… Riscoprire i contenuti della fede pro- fessata, celebrata, vissuta e pregata, e ri- flettere sullo stesso atto con cui si crede, è un impegno che ogni credente deve fare proprio… mettersi in cammino per trovare Colui che non cercheremmo se non ci fosse già venuto incontro…» (11). Egli pone l’at- tenzione sul «Catechismo della Chiesa Cat- tolica» , sussidio necessario per conoscere i contenuti della fede, e richiama l’importan- za dei Sacramenti, senza la cui grazia nulla è efficace. Nell’ultima Udienza generale, il 27 febbraio 2013, sottolinea: «Siamo nel- l’Anno della fede, che ho voluto per raffor- zare proprio la nostra fede in Dio in un con- testo che sembra metterlo sempre più in secondo piano. Vorrei invitare tutti a rinno- vare la ferma fiducia nel Signore, ad affi- darci come bambini nelle braccia di Dio, certi che quelle braccia ci sostengono sem- pre e sono ciò che ci permette di cammina- re ogni giorno, anche nella fatica...». Rivol- gendosi ai giovani , il 16 novembre 2012, ri- chiama il dono della fede: «un valore ine- stimabile, perché frutto dell’amore di Dio… Cari amici, volgete gli occhi e guardate in- torno a voi: tanti giovani hanno perduto il senso della loro esistenza. Andate! Cristo ha bisogno anche di voi. Lasciatevi coinvol- gere dal suo amore, siate strumenti di que- sto amore immenso, perché giunga a tutti, specialmente ai “lontani”» . E indica, per l’azione missionaria, due ambiti ai giovani particolarmente congeniali: le comunicazio- ni sociali, in particolare il mondo di inter- net, e la mobilità. «Credere non è altro che, nell’oscurità del mondo, toccare la mano di Dio e così, nel silenzio, ascoltare la Parola, vedere l’Amore» . Ma, tra l’inizio e la conclusione del Pon- tificato di Benedetto XVI, c’è una miriade di impegni e di operosità, di problemi e di dif- ficoltà, di realizzazioni e di contrarietà, di gioia e di sofferenza, tutto affrontato sem- pre col coraggio di una fede incrollabile che (9) Discorso alla sua prima Udienza generale di mercoledì 27 aprile 2005. (10) La conchiglia è simbolo del pellegrino; l’orso ricorda la leggenda di San Corbiniano, primo vescovo di Fri- singa; il moro è emblema dell’universalità della Chiesa, le chiavi incrociate simbolo di S. Pietro, il pallio da Lui introdotto è un riferimento alla collegialità ed all’unità della Chiesa. La tiara o triregno simboleggia il potere del Capo della Chiesa, la mitria o mitra è il copricapo usato dai vescovi nelle celebrazioni solenni. Attualmente la tiara papale continua ad essere rappresentata sulla Bandiera vaticana e nello stemma della Santa Sede. (11) Lettera apostolica «Porta fidei» con cui Benedetto XVI indice l’ Anno della fede » dall’11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013, solennità di Cristo Re.
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