La Scuola e l'Uomo - n. 11-12- Novembre-Dicembre 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2020 6 6 Ai genitori che temono i contagi a scuo- la si contrappongono quelli poco convinti dell’efficacia delle lezioni online. Ecco che ne pensa il neuroscienziato Stanislas Dehaene NIENTE divide le famiglie, in questi gior- ni, come il tema della Dad, la didattica a di- stanza: ai genitori preoccupati per i possibili contagi a scuola si contrappongono quelli che dalla Dad temono ricadute sulla preparazio- ne - e quindi sul futuro - dei figli. Abbiamo chiesto lumi a Stanislas Dehaene, professore di Psicologia cognitiva sperimentale presso il Collège de France e membro dell’Académie des Sciences, che di questo tema (e più in ge- nerale dell’apprendimento, suo terreno di ri- cerca) parlerà il 26 novembre sui canali social e sul sito dell’Auditorium Parco della Musica di Roma nel corso del National Geographic Festival delle Scienze (dal 23 al 29). Dehaene (1) fa subito una distinzione ba- sata sull’età: «La presenza fisica di alunni e insegnante è fondamentale soprattutto per le scuole del primo ciclo, che coprono gli anni di maggiore plasticità cerebrale dell’alunno: perdere sei mesi di presenza scolastica quan- do si hanno tra i sei e i dodici anni è molto peggio che perderli quando si è alle superiori, perché la plasticità del cervello - soprattutto quella che riguarda l’apprendimento lingui- stico - non sarà mai più così alta». Catturare l’attenzione Uno dei problemi principali dell’inse- gnamento in remoto riguarda l’attenzione, ovvero quello che Dehaene, nel suo saggio Imparare (Raffaello Cortina, 2019), defini- sce il primo dei pilastri dell’apprendimento. «Quando prestiamo attenzione a un oggetto, i neuroni sensoriali che codificano quell’og- getto hanno un’attività amplificata, e le loro A DISTANZA SI IMPARA UN PO’ MENO Giuliano Aluffi, giornalista In questi tempi si dibatte tanto sui pregi e sui limiti della DaD, tutti sappiamo bene, per esperienza, che nulla può sostituire il rapporto personale del docente con gli alunni e de- gli alunni tra loro, l’ambiente classe è cosa ben diversa dalla semplice presenza in un’au- la. Dobbiamo, tuttavia, fare di necessità virtù e ci impegniamo a fare il meglio possibile. La scienza e la ricerca scientifica possono aiutarci a comprendere come agire nel modo più efficace e adeguato. L’attualità, l’importanza dell’argomento così ben esposto, ma soprattutto l’autorevo- lezza del professor Stanislas Dehaene ci hanno convito a riportare questo articolo (La Repubblica, Il Venerdi, 26/11/20) sulla nostra rivista, pensando di fare cosa gradita ai nostri lettori. (1) https://www.auditorium.com/ngfestivaldellescienze/eventi/incontri/come_impariamo_talento_piu_sor- prendente_cervello-23227.html
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NTYxOTA=