La Scuola e l'Uomo - n. 11-12- Novembre-Dicembre 2020

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2020 32 nanza digitale. Il modo dettagliato con cui viene riportato si giustifica per la rilevanza assunta nella società tecnologica, nonché per il futuro stesso dell’educazione civica (Di Felice, La cittadinanza digitale , 2019). Come definito dalle linee guida, per «citta- dinanza digitale» si deve intendere «la ca- pacità di un individuo di avvalersi consape- volmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali». Punto centrale per una didattica innovativa. Dare questa oppor- tunità agli studenti, soprattutto se pensiamo ai millennials , significa, come citato, fornire delle ottime basi di partenza per compren- dere il mondo nel quale viviamo e soprat- tutto per metterli al corrente delle oppor- tunità come dei rischi del mondo digitale. Si specifica dunque che «l’approfondimento di questi temi dovrà iniziare fin dal primo ciclo di istruzione: con opportune e diversificate strategie, infatti, tutte le età hanno il dirit- to e la necessità di esserne correttamente informate». In ultimo occorre brevemente soffermarsi sulla previsione di una specifica valutazione riguardo alle competenze acquisite durante l’anno scolastico. L’art. 2 comma 6 si pone il problema della verifica, specificando, sul punto, che l’insegnamento trasversale del- la nostra disciplina deve essere «oggetto delle valutazioni periodiche e finali» dal- la normativa attuale. Mentre sono le linee guida che indicano «il docente coordinatore dell’insegnamento» quale figura idonea alla formulazione della proposta di valutazione, espressa in decimi, da inserire nel documen- to di valutazione finale. Al fine di stabilire le competenze acquisite dal singolo, il me- tro valutativo «deve essere coerente con le competenze, abilità e conoscenze indicate nella programmazione per l’insegnamento dell’educazione civica e affrontate durante l’attività didattica». Quello dell’educazione civica è un per- corso che si inserisce nella fondamentale questione del docente come intellettuale, non si tratta di limitarsi all’insegnamento metodico di una disciplina ma di costruire una serie di relazioni pratiche che mettano in contatto lo studente con le repentine tra- sformazioni della società che sarà costretto ad ereditare. relazione al grado di autonomia degli istituti scolastici per quanto riguarda la definizione dell’educazione alla cittadinanza attiva e digitale. L’art. 3 della legge citata rimanda espressamente alle linee guida ministeriali «per l’insegnamento dell’educazione civi- ca» (Allegato A), il cui obiettivo primario è quello di fornire una «corretta attuazione dell’innovazione normativa». Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ri- cerca, dunque, fissa delle linee guida in cui introduce «ove non già previsti, specifici traguardi per lo sviluppo delle competen- ze e obiettivi specifici di apprendimento, in coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, nonché con il documento Indicazioni nazionali e nuovi scenari e con le Indicazioni nazionali per i licei e le linee guida per gli istituti tecni- ci e professionali vigenti». Per di più ven- gono determinate una serie di tematiche di riferimento: a) Costituzione, istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell’inno nazionale; b) Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015; c) educazione alla cit- tadinanza digitale, secondo le disposizioni dell’articolo 5; d) elementi fondamentali di diritto, con particolare riguardo al dirit- to del lavoro; e) educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del pa- trimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari; f) educazione alla legalità e al contrasto delle mafie; g) educazione al rispetto e alla valorizzazione del patri- monio culturale e dei beni pubblici comuni; h) formazione base in materia di protezione civile. Il comma 2 aggiunge che per quanto riguarda l’insegnamento trasversale dell’e- ducazione civica sono inoltre promosse «l’e- ducazione stradale, l’educazione alla salute e al benessere, l’educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva». Elementi che hanno lo scopo di consolidare il rispetto e la responsabilità del singolo verso il complesso della comunità. All’interno di questo quadro già molto articolato si inserisce il tema della cittadi-

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