La Scuola e l'Uomo - n. 11-12- Novembre-Dicembre 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2020 29 Ricerca ha dettato delle linee generali di indirizzo «per la sperimentazione dell’inse- gnamento di “Cittadinanza e Costituzione”». L’insegnamento scolastico del testo costitu- zionale e del concetto di cittadinanza «of- fre l’occasione per una messa a punto del fondamentale rapporto che lega la scuola alla Costituzione, sia dal punto di vista della sua legittimazione, sia dal punto di vista del compito educativo a essa affidato»; inoltre, si legge nella premessa del documento, «le scuole sono chiamate in proposito a concor- rere, anzitutto con la riflessione, con l’ap- profondimento dei problemi e con la speri- mentazione, a questa messa a punto, in vista di un più maturo assetto ordinamentale della materia». Occorre però spiegare brevemente alcune scelte operate dal legislato- re in sede redigente. La mo- tivazione di non adoperare l’espressione «educazione civica» e quindi di trovare nuove formule identifica- tive, ricade sull’idea che «l’educazione e il carattere educativo qualificano ogni insegnamento e ogni rela- zione interpersonale che si svolgano nel sistema di istruzione e di formazione» (Fardin De Zan, Educazione alla cittadinanza come evo- luzione del territorio: mo- delli educativi europei a confronto , 2012), evitando in questo modo di assegna- re l’aspetto educativo solo a tale disciplina, al fine di creare una convergenza tra docenti e materie nell’insegnamento dei valori fon- damentali espressi nella nuova denomina- zione. Viene inoltre precisato che la cultura è «mezzo» e «strumento» dell’educazione, la quale si realizza mediante la conoscenza dei principi fondamentali dell’ordinamento nazionale ed internazionale. Il testo costi- tuzionale, dunque, diviene uno strumento di apprendimento e «una “mappa valoriale” utile alla costruzione della propria identi- tà personale, locale, nazionale e umana: e fornisce chiarezza di idee e di motivazioni utili a esercitare la “cittadinanza attiva”» denominazione tenta la sintesi fra il termi- ne internazionalmente accreditato cittadi- nanza e i contenuti del documento istituti- vo della Repubblica italiana» (Corradini, La Costituzione nella scuola. Ragioni e propo- ste , 2014). Il termine «educazione» in que- sto nuova formulazione viene sottinteso, la- sciando spazio ai concetti che ne formano il contenuto: se il riferimento alla costituzione è una conferma, il richiamo al concetto di cittadinanza è una risposta alle trasforma- zioni del panorama internazionale. «Il termi- ne cittadinanza comprende qualcosa di più del civismo tradizionalmente inteso: il citta- dino dell’era planetaria dev’essere in grado di conoscere di vivere diritti e doveri, rela- zioni, appartenenze e partecipazioni sempre più ricche e problematiche, in rapporto agli ordinamenti locali, statali, europei, planetari e alle problematiche della globa- lizzazione» (Corradini, La Costituzione nella scuola. Ragioni e proposte , 2014). Il contesto multietnico del mondo contemporaneo de- termina la necessità di ri- pensare alcune categorie moderne alla luce delle nuove sfide globali, in cui la formazione del «citta- dino globale» (Santerini, Da stranieri a cittadini. Educazione intercultura- le e mondo globale , 2017) si configura come un’esi- genza storica, «si tratta di “cittadinanze a raggio variabile”, […] immi- grazione, etnie, religioni, chiusure e difficili integrazioni, sono chiamati in causa da que- sto termine “caldo”» (Corradini, 2014). Sul punto, sembra molto interessante la modifica apportata al momento della con- versione in legge, dove si osserva, in guisa esplicativa della ratio , che «al fine di pro- muovere la conoscenza dei pluralismo istitu- zionale, definito dalla Carta costituzionale, sono altresì attivate iniziative per lo studio degli statuti regionali delle regioni ad auto- nomia ordinaria e speciale». In una nota del 2009, poi, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
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