La Scuola e l'Uomo - n. 11-12- Novembre-Dicembre 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2020 26 za. Esperienze di educazione stradale e con- vivenza civile nella scuola secondaria , 2011). Come brevemente accennato, uno degli aspetti più interessanti e innovativi è pro- prio il rapporto simmetrico tra l’educazione civica – disciplina incline alla formazione del pensiero critico e meno adatta ai classici schemi nozionistici – e la Costituzione repub- blicana (Visani, Costituzione aperta. Pagine antologiche di educazione civica , 1972). Il ri- conoscimento della prima quale impulso mo- rale alla libertà ed al rispetto della persona umana è posto sempre in relazione all’inse- gnamento del testo costituzionale quale fon- te primaria di rinnovamento della comunità: in essa sono racchiuse le tappe della nostra storia attraverso i principi fondamentali che hanno dato forma alla nazione. In questo le- game risiede dunque il senso del provvedi- mento, come base della convivenza civile, poiché l’educazione civica era propriamente intesa come un laboratorio del futuro. III. Ulteriori modifiche normative fino al 2008 Dopo la svolta terminologica del 1958, la disciplina ha subito una serie di modifi- che sostanziali che, oltre a riguardare la denominazione specifica, hanno inciso sul- la metodologia delle tematiche affronta- te, codificando mutazioni di prospettive sui contenuti dell’insegnamento che tal- volta si sono rilevati molto diversi tra loro. bensì una tema cardine del discorso scolasti- co (Corradini, La Costituzione nella scuola. Ragioni e proposte , 2014). Dall’anno sco- lastico successivo, dunque, nelle scuole di istruzione secondaria ed artistica, lo studio dell’educazione civica viene incorporato nei programmi scolastici di storia completando il percorso di formazione. In modo particolarmente conciso inter- venne sul punto anche Luigi Gui, fedele moroteo , spiegando il significato dell’opera di Moro in materia civica, suo predecesso- re al Ministro per la pubblica istruzione, af- fermando inoltre che la Costituzione, come nuova disciplina di studio sui banchi di scuo- la, «può costituire il primo e fondamentale strumento del quale gli insegnanti possono servirsi per avviare, sollecitare e fondare in concreto l’educazione civica nella scuola» (Gui, Educazione civica come fondamento dell’unità morale e politica , «Annali della pubblica istruzione», voll. I-II). Un aspetto di assoluta rilevanza è il signi- ficato assunto dall’espressione «educazione civica» come strumento formativo alla vita, chiaramente enunciato nella premessa del decreto: «l’educazione civica si propone di soddisfare l’esigenza che tra Scuola e Vita si creino rapporti di mutua collaborazione». Si tratta di un binomio che pone in contatto due aspetti egualmente formativi ma difficil- mente assimilabili in un contesto specifico – sommariamente questa è una delle maggiori criticità della sua applicazione pratica – ma determinanti per l’evoluzione critica indivi- duale. Infatti, se da una parte «il primo ter- mine educazione si immedesima con il fine della scuola»; dall’altra, il riferimento al se- condo termine apre, più in generale, «verso la vita sociale, giuridica, politica, verso cioè i principi che reggono la collettività e le forme nelle quali essa si concreta». È in questo mo- do che si forma «l’idea di inserire uno spazio privilegiato di incontro tra scuola e vita, che consenta di riflettere in modo più sistemati- co su alcune problematiche della vita sociale e civile (la persona umana, la libertà, la fa- miglia, le dinamiche internazionali, i principi che reggono la comunità sociale e le forme concrete che essa assume) poste appunto nello spazio «cerniera» tra scuola e vita» (Moscato (a cura di), Progetti di cittadinan-
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