La Scuola e l'Uomo - n. 11-12- Novembre-Dicembre 2020

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2020 20 gerimenti nei documenti dei Saggi per re- alizzarla in modo pedagogicamente e di- datticamente valido? Roberto Maragliano . Penso che farebbe bene tornare ai temi del che e del come insegnare e far apprendere a scuola. Ma non basta che lo facciano gli addetti ai la- vori. Lo dovrebbero fare tutti coloro che guardano alla scuola. Certe cose passano soltanto se trovano consenso negli intel- lettuali, nelle famiglie, nel cosiddetto «uomo della strada». E anche nei giovani che, altrimenti, subiscono gli effetti ne- gativi dell’attuale condizione dissociativa tra una loro parte di intelligenza «stati- ca» ufficialmente presentata e ricono- sciuta come giusta (anche se condannata alla vuotaggine) e un’altra di intelligenza «dinamica» ufficialmente presentata e condannata come ingiusta (anche se più adeguata a far fronte al mondo per co- me è venuto sviluppandosi lungo tutto il Novecento). 10.Redazione : Quali consigli darebbe a un insegnante oggi perché possa affrontare in modo competente il proprio lavoro nel- la scuola? Roberto Maragliano . Evitare di condan- nare pregiudizialmente le novità nove- centesche nella forma e organizzazione del sapere (incertezza, complessità, con- nettività, pluralità, ecc.), fare i conti con una diffusa e disorientante rappresenta- zione idealizzante del passato scolastico, guardare con curiosità e disponibilità al compito di capire il mondo per come si sta configurando, fuori delle mura dell’aula. Insomma, accettare di mettersi in gioco. Redazione : Professore, la Commissione dei Saggi è stata estremamente lungimirante circa la direzione da seguire per migliorare la nostra scuola. Purtroppo tanto lungimiran- te quanto disattesa a tutti i livelli. Ci augu- riamo che ora, finalmente, le istituzioni ne tengano il dovuto conto, ma siamo fiduciosi soprattutto che i colleghi, docenti e dirigen- ti, comprendendone il valore e l’importanza, assimilino, metabolizzino e attuino le vostre sagge indicazioni. Grazie per quelle di allora e per le sue risposte di oggi. prendimento per docenti e studenti: per far questo ci vogliono spazi e tempi ade- guati e vivibili. Va progettato un grande lavoro collaborativo imperniato sull’inte- razione nei due sensi fra scuola da un lato e università e centri di ricerca dall’altro. Gli obiettivi di questo sforzo consiste- ranno nella riqualificazione culturale dei docenti (accompagnata dalla drastica eli- minazione dell’attuale cumulo di inutili procedure burocratiche) e nella riapertu- ra delle vie di passaggio tra scuola e uni- versità. La professione dell’insegnamento dovrà tornare ad essere culturalmente e socialmente desiderabile, grazie anche a nuovi profili di carriera e adeguati ri- conoscimenti economici». Le sembra che siano state tenute presenti nelle varie Indicazioni e Linee guida e documenti ministeriali? Roberto Maragliano . Ripeto. È facile da- re una risposta negativa. Non se n’è fat- to nulla. Più difficile e impegnativo è da- re una risposta alla domanda sul perché questo è avvenuto e perché non lo si fa adesso, considerato che così tante cose e così rapidamente e drammaticamente stanno cambiando dentro il nostro modo di vivere. 8. Redazione : Oggi la scuola si relaziona an- che alle Raccomandazioni europee (vedi quelle del 22 maggio 2018), erano presen- ti e quali erano i riferimenti europei nel vostro lavoro? Roberto Maragliano . No, non c’erano ri- ferimenti, allora, ancora non usava, come usa ora. Attenzione, però. Anche a livello europeo il problema di una revisione dei contenuti scolastici è tuttora poco sentito. Ci sono dei vincoli storici e identitari che operano in favore di tale insensibilità. Ma le cose, a livello mondiale, stanno rapida- mente cambiando. Le dinamiche migrato- rie, di tutti i tipi, fanno saltare certi luoghi comuni. Entriamo in contatto non solo con analfabetismi ma anche con nuovi alfabe- tismi. Quelli con cui dobbiamo fin d’ora impegnarci ad edificare una nuova scuola. 9. Redazione : Attualmente la scuola deve affrontare il tema della DaD e della DDI, i docenti potrebbero trovare preziosi sug-

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