La Scuola e l'Uomo - n. 11-12- Novembre-Dicembre 2020

LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2020 11 attività che possono essere svolte con tale modalità lavorativa . Si rimette a successivi decreti del Ministro per la P.A. la definizione di modalità organizzative e di criteri in ma- teria di flessibilità del lavoro pubblico e del lavoro agile, in considerazione dell’evolversi dell’emergenza epidemiologica. Nel dare attuazione alle norme del decre- to Rilancio, alla luce dei DPCM del 13 e 18 ottobre, il decreto del Ministro per la P.A. del 19 ottobre 2020 si propone di fornire un quadro ricognitivo organico della disciplina sul lavoro agile nella fase emergenziale. L’obiettivo è quello di contemperare l’e- sigenza di contrasto alla pandemia con la necessità di continuità nell’erogazione dei servizi. Si precisa che il lavoro agile « costituisce una delle modalità ordinarie di svolgimen- to della prestazione lavorativa » – non solo quindi, una misura limitata al perdurare del- la pandemia. Viene chiarito che l’applicazione del lavo- ro agile presuppone la necessaria «mappatura delle attività», ossia « la ricognizione, svolta da parte delle amministrazioni in maniera strutturata e soggetta ad aggiornamento pe- riodico, dei processi di lavoro che, in base alla dimensione organizzativa e funzionale, possono essere svolti con modalità agile ». Centrale nel D.M., è l’art. 3, il quale illu- stra le modalità organizzative che dovranno essere impostate da ciascun dirigente per dare un seguito alla norma. Tra le altre misure, il dirigente organiz- za il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimana- le, lo svolgimento del lavoro agile alme- no al cinquanta per cento del personale preposto alle attività che possono essere svolte secondo tale modalità, garantendo, in ogni caso, l’accesso a tale modalità di lavoro alle categorie di dipendenti di cui all’art. 3, comma 1, lett. b); adotta le ini- ziative organizzative necessarie a favorire la formazione professionale dei lavoratori, a distanza ed in presenza; favorisce la ro- tazione del personale in presenza, secondo criteri individuati. la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione fino alla cessazione dello stato di emergenza. Al fine di garantire il pieno utilizzo dello smart working , si chiede alle amministrazioni di porre in essere ogni misu- ra organizzativa e gestionale volta a ridurre al minimo gli spostamenti e la presenza dei dipendenti negli uffici, correlandola ai servi- zi indifferibili non erogabili da remoto. A tale scopo, le P.A. devono prevedere modalità semplificate e temporanee di ac- cesso alla misura. Nell’ambito dell’autonomia di cui dispo- ne, ogni amministrazione può prevedere la presenza in sede «a rotazione» del personale che presti la propria attività in modalità or- dinariamente agile, per specifiche situazioni che rendano indispensabile la presenza. Ai fini della rilevazione e della verifica degli obiettivi raggiunti, le amministrazioni possono disporre che il lavoratore in modali- tà agile renda una reportistica giornaliera o, in alternativa, schede o documenti di sintesi riferiti anche a periodi temporali più estesi. La circolare fornisce, poi, indicazioni in ordine ad ulteriori aspetti organizzativi e profili attinenti al rapporto di lavoro del di- pendente che operi in smart working . Il decreto Rilancio (7) prevede una pro- gressiva riapertura degli uffici pubblici, con- nessa al graduale riavvio delle attività pro- duttive e commerciali. A tal fine, le pubbliche amministrazioni organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l’erogazione dei servizi al cittadino facendo ricorso alla flessibilità dell’orario di lavoro, rivedendone l’articolazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di inter- locuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e da remoto. In sede di conversione in legge del decre- to Rilancio (8), all’art. 263 sono state appor- tate delle modifiche che incidono sulla disci- plina del lavoro agile nella P.A. In particolare, è previsto che, fino al 31 dicembre 2020 , il lavoro agile, con le mo- dalità semplificate di cui al comma 1, lett. b) dell’art. 87 DL 18/2020, sia applicato al 50 per cento del personale impiegato nelle (7) Art. 263 del DL 19 maggio 2020, n. 34 (8) Avvenuta con L.17 luglio 2020, n. 77

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