La Scuola e l'Uomo - n. 11-12- Novembre-Dicembre 2020
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXXVII - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2020 9 Il lavoro agile in epoca «ante-Covid» Il tema del lavoro agile, o smart wor- king, nelle pubbliche amministrazioni, si è posto in primo piano a partire dal mese di marzo scorso, con l’emergenza legata alla pandemia. Si tratta di uno strumento introdotto nel nostro ordinamento nel 2017, (1) con l’o- biettivo di «incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro». Lo smart working è definito dalla legge quale «modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante ac- cordo tra le parti, anche con forme di orga- nizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro , con il possibile utilizzo di strumenti tecnolo- gici per lo svolgimento dell’attività lavorati- va. La prestazione lavorativa viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’ora- rio di lavoro giornaliero e settimanale, deri- vanti dalla legge e dalla contrattazione col- lettiva». Lo strumento è applicabile anche ai «rapporti di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche». Con la direttiva n. 3 del 2017 (2) viene introdotto il lavoro agile nella P.A. La direttiva contiene gli indirizzi per dare attuazione ai commi 1 e 2 dell’art. 14 della l. 124/2015 e linee guida, inerenti all’orga- nizzazione del lavoro, finalizzate a promuo- vere la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti. Le finalità sottese sono quelle dell’intro- duzione di nuove modalità organizzative ba- sate sull’utilizzo della flessibilità lavorativa, sulla valutazione per obiettivi e la rilevazio- ne dei bisogni del personale dipendente. L’art. 14 della legge del 2015 prevede, in particolare, che le P.A. debbano adottare misure organizzative volte a fissare obiettivi annuali per l’attuazione del telelavoro e di nuove modalità spazio-temporali di svolgi- mento della prestazione lavorativa (il lavoro agile) che permettano, entro tre anni, ad al- meno il 10 per cento dei dipendenti, ove lo richiedano, di avvalersi di tali modalità, sen- za penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera. L’adozione delle predette misure ed il rag- giungimento degli obiettivi descritti costitui- scono oggetto di valutazione nell’ambito dei percorsi di misurazione della performance organizzativa ed individuale all’interno di ogni amministrazione pubblica. Dall’entrata in vigore della legge 124/2015, tuttavia, lo smart working ha trovato, nel settore pubblico, una timidis- sima applicazione, circoscritta a situazioni limitate. Le misure adottate in tempi di Covid Dallo scorso mese di marzo, l’emergenza sanitaria ha fatto di uno strumento «d’ élite » la modalità ordinaria di prestazione del la- voro nella P.A. Al fine di garantire continuità all’attivi- tà amministrativa e, al contempo, tutelare il preminente interesse alla salute pubblica, sono stati adottati diversi provvedimenti vol- IL LAVORO AGILE AI TEMPI DEL COVID-19. IL POLA Giuseppe Taverna, Dirigente Ufficio II - Reclutamento e formazione del personale del MI (1) L. 22 maggio 2017, n. 81 (artt. 18 – 24) (2) Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3 del 2017 in materia di lavoro agile
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NTYxOTA=