Novembre-Dicembre-2013
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2013 20 seguire il Bene comune, tornando quindi al- la più alta essenza della «politica». 7. purtroppo è un problema globale. Tut- tavia in italia si manifesta come una vera e propria piaga. Basti pensare che il cpi 2012, l’indice di Transparency international che misura la percezione della corruzione nel settore pubblico e politico a livello globale, posiziona l’italia nel mondo al 72° posto su 174. inoltre restiamo ancora in fondo alla classifica europea della trasparenza. la cor- ruzione non comporta solo una mancanza di moralità ed eticità nella governance del- l’italia, ma ha un riflesso negativo gigante- sco sull’economica e la credibilità dell’inte- ro «sistema paese»: pensiamo a quanti in- vestimenti esteri si perdono a causa dell’in- determinatezza e non trasparenza delle re- gole. per questa ragione il Governo letta dovrà fare della lotta alla corruzione una priorità della propria agenda politica: lo chiedono cittadini e imprese che giustamen- te non tollerano più di veder dissipato il frutto del proprio lavoro per corruzione o negligenza nell’uso delle risorse pubbliche. la corruzione, inoltre, va innanzitutto con- trastata assicurando standard elevati di de- mocrazia interna, responsabilità e traspa- renza dei partiti. 8. i moderni stati si fondano su un patto tra individui (costituzione), soggetti alle leggi non più in quanto sudditi bensì parti contraenti. Tuttavia, anche oggi, registria- mo situazioni in cui il cittadino si sente «vessato». pensiamo al mal funzionamento della macchina burocratica, alla corruzione diffusa, ai privilegi ingiustificati o alla di- sparità di trattamento sociale e territoriale; tutto ciò concorre a compromettere il sano rapporto stato/cittadino. pensiamo all’am- ministrazione della giustizia, iniquamente lenta e all’erogazione dei servizi sanitari non sempre allo stesso modo assicurata sul territorio. Ritengo che tutti, ma in partico- lare gli uomni delle istituzioni, debbano vi- gilare affinchè ogni individuo sia civis e non suddito avvicinando sempre di più lo stato al cittadino, attraverso l’esercizio del prin- cipio di sussidiarietà e il rispetto supremo della legalità in tutte le sue manifestazioni. 9. È impossibile immaginare, come ci ammonisce papa Francesco e prima di lui Benedetto XVi, «uno sviluppo senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivono fortemente nelle loro co- scienze l’appello al bene comune», di cui, aggiungo io, deve farsi carico anche e so- prattutto la comunità politica. Quindi, piut- tosto che appuntare l’attenzione sui mezzi questa va fissata su l’uomo, sulla sua co- scienza e sulla sua responsabilità. 10 . da troppo tempo il nostro paese vive una fase di forte confllittualità, alimentata, mi riferisco in particolar modo nel mondo politico, da un sistema bipolare che ha in- crementato vigorose quanto mai infruttifere contrapposizioni. io resto convinto, al con- trario, dell’importanza del dialogo ovvero del confronto con l’altro. È giunto il mo- mento di rieducare alla reciproca compren- sione e all’ascolto, abbandonando precon- cette e sterili difese di parte. Elena CENTEMERO Membro della I Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati 1. etica, dal greco ethos, è innanzitutto un modo di essere, di agire, un comporta- mento che non può essere settoriale, ri- guardare solo una parte della propria vita e un’altra no, la vita privata si, quella profes- sionale no o viceversa. e non di meno l’agi- re, il comportamento non riguarda solo alcu- ni: i politici sì e i citta- dini no, ad esempio. Questo vuol dire che noi tutti siamo responsabili verso la società in cui viviamo ed essere responsabili signifi-
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