Novembre-Dicembre-2013
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2013 16 1. della coscienza degli altri è temerario occuparsi. per quel che riguarda me, nei cinque anni in cui sono stato deputato, ho ritenuto di dover render conto agli elettori, documentando in tempo reale la mia attivi- tà su web e accettando e promuovendo più spesso che potevo (in pratica un paio di vol- te al mese) occasioni pubbliche di confronto sui temi dei quali si occupava la mia com- missione parlamentare (1). era il meglio che potessi fare, essendo stato eletto nelle liste del pd con la pessima legge elettorale volu- ta da casini e scritta da calderoli nel 2005. le circoscrizioni elettorali gigantesche in cui l’elettore sceglie solo il simbolo del par- tito, non consentono, infatti, all’eletto di identificare i propri elettori (e viceversa, come invece avveniva con il collegio unino- minale e, prima, con le preferenze). spero che almeno dopo la pronuncia della consul- ta il parlamento cambi questa legge, che ha fortemente contribuito al distacco dei citta- dini dalla politica. 2. sembra anche a me che nel nostro paese, quando si parla di politica, la procla- mazione dei principi prevalga rispetto al proprium dell’azione politica, che consiste nella difficile impresa di concepire e attuare un programma fatto di tappe, priorità, risorse, regole necessarie a mettere in pratica e contemperare sem- pre meglio, nel tempo e nei diversi ambiti sociali e territoriali, principi che, almeno in teoria, sono universalmente accettati (come libertà e uguaglianza). da questo punto di vista, sul versante cattolico, sembra positi- vo che il nuovo papa abbia archiviato l’insi- stenza degli ultimi decenni su principi non negoziabili e radici cristiane, rilanciando il concilio e l’impostazione dei laici cristiani che dopo la guerra hanno rifatto l’italia e l’europa, come alcide de Gasperi; il quale poco prima della morte, in una lettera a oscar luigi scalfaro, scriveva «Quello che dobbiamo soprattutto trasmettere l’uno all’altro è il senso del servizio del prossimo, come ce l’ha indicato il signore, tradotto e attuato nelle forme più larghe della solida- rietà umana, senza menar vanto dell’ispira- da un accentuato individualismo e da una società civile debole». pensa che nell’italia di oggi prevalga l’organizzazione verticale tra patrono e cliente o quella orizzontale tra cittadini? può fare qualche esempio? 9. papa Francesco ha usato parole forti per richiamare i politici: « Siamo responsabili della formazione di nuove generazioni, capaci nell’economia e nella politica, e ferme sui valori etici. Il futuro esige da noi una visione umanista dell’economia e una politica che realizzi sempre più e meglio la partecipazione della gente, eviti gli elitarismi e sradichi la po- vertà»[…] «chi ha un ruolo di guida deve avere obiettivi molto concreti e ricercare i mezzi specifici per raggiungerli […]». Quali mezzi ritiene necessari e possibili per realizzare quanto richiesto? 10. come educatori, richiamandoci ai principi fondanti della nostra unione, pensiamo che si debbano formare persone capaci di riflettere e non solo individui allenati a difendere un certo punto di vista. secondo lei, come si può arrivare a educare in tal modo gli italiani? Giovanni BAChELET Ordinario di Struttura della Materia all'università la Sapienza già Presidente del Forum Nazionale Politiche dell'Istruzione - PD (1) Vii commissione cultura, scienze e istruzione
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