Novembre-Dicembre-2013

Quanto alla riflessione etica, lungi dal- l’essere chiusa, essa resta aperta in ragione stessa dei problemi che il mondo di oggi e di domani pone agli uomini. la questione etica delle scelte politiche potrebbe essere riassunta nella doppia esi- genza di una libertà responsabile e di una fedeltà attenta. 12 LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2013 In questo nuovo spazio della nostra rivista vorremmo aprire un colloquio diretto con i soci. È uno spazio di incontro tra tutti noi che ci permetterà di portare avanti «l’UCIIM in dialogo» e in ascolto , temi che hanno connotato il recente dibattito del congresso nazionale. Le lettere dovranno essere indirizzate a redazione@uciim.it oppure a Redazione La Scuola e l’Uomo, Via Crescenzio 25 - 00193 Roma Lettere al direttore La voce del lettore Gentile redazione, desidero esprimere il mio apprezzamento per questa rubrica perché molti sono i problemi che noi in- segnanti viviamo quotidianamente in classe e a scuola. Io insegno in un istituto comprensivo della periferia di Roma (nella scuola media) e mi trovo in qualche difficoltà circa la metodologia per l’ac- quisizione delle competenze da parte di tutti gli alunni. I ragazzi si ritrovano ad affrontare le prove Invalsi, che sono impegnative, ma io non posso dedicare tutto il mio tempo a preparali a questo. Avete qualche suggerimento in merito? Ringrazio e saluto Lettera firmata Gentile collega, questa rubrica è nata proprio per instaurare un rapporto diretto con i nostri lettori, pertanto la rin- graziamo molto per la sua lettera e per le sue parole gentili. Le prove Invalsi sono una annosa quaestio nella nostra scuola, ma se si prova a scoprirne la ratio, chiaramente esposta nei quadri di riferimento che accompagnano le prove, ci si rende conto che le richieste, almeno molte delle richieste, offrono veramente una strada per mettere alla prova le com- petenze costruite dagli alunni. A titolo di esempio le riportiamo la specifica della prova di italiano e quella di matematica. La padronanza linguistica può essere articolata in un certo numero di conoscenze e competenze,or- ganizzate gerarchicamente e strettamente interdipendenti (le più elementari, come ad esempio la competenza grammaticale, condizionano infatti fortemente le superiori, come ad esempio la compe- tenza testuale). Si distinguerà qui semplicemente tra conoscenze , le informazioni, i dati di cui si di- spone, e competenze , vale a dire le capacità di selezionare, far interagire ed elaborare conoscenze per la comprensione e la valutazione di una porzione della realtà (nel nostro caso, un testo), o per la soluzione di un problema. Si vuole in primo luogo valutare la conoscenza della disciplina matematica e dei suoi strumenti, in- tendendo tale disciplina come conoscenza concettuale, frutto cioè di interiorizzazione dell’esperienza e di riflessione critica, non di addestramento “meccanico” o di apprendimento mnemonico. Una co- noscenza concettuale quindi, che affondi le sue radici in contesti critici di razionalizzazione della realtà, senza richiedere eccessi di astrazione e di formalismo. La formalizzazione matematica dovrebbe infatti essere acquisita a partire dalla sua necessità ed efficacia nell’esprimere ed usare il pensiero mate- matico. Non è quindi necessario preparare i ragazzi alle prove, ma insegnare a utilizzare le conoscenze ac- quisite in modo efficace per la loro vita scolastica e personale, renderle cioè vive e utili. Rimaniamo a sua disposizione qualora volesse proporci quesiti più specifici.

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