Novembre-Dicembre-2013
LA SCUOLA E L’UOMO - Anno LXX - Numero 11-12 - Novembre-Dicembre 2013 2 nomico favorito dal «piano casa», dalla «ri- forma agraria», dal «riassetto fiscale», dal- la «cassa del mezzogiorno», dall’avere osteggiato il predominio delle «sette sorel- le» (5) nel campo petrolifero, pur se resi- stevano sacche di povertà, aiutò la stra- grande maggioranza degli italiani a uscire dalla «morsa della fame». l’aumento del pil del 6.3% e del reddito pro capite, fece ridurre il divario con l’inghilterra, la Fran- cia, la Germania. nel 1963 l’italia era fra le sette potenze industriali del mondo, aveva esteso la scuo- la dell’obbligo fino ai 14 anni, aveva elabo- rato la politica delle «convergenze paralle- le» come fu definita dal grande statista al- do moro. intanto, nel 1962, era iniziato il concilio Vaticano ii. l’italia era cambiata. e cambiò sempre di più, anche se non sempre in meglio: basta ricordare il 1968 studentesco, la prima guerra di mafia, l’au- tunno caldo del 1969, e, negli anni ’70, il terrorismo rosso con le BR e quello di destra con ordine nuovo e i naR. Furono gli anni terribili dello «stragismo». poi arrivarono le crisi energetiche del 1973 e del 1979 e i periodi di austerity . l’inflazione crebbe. politicamente nacque l’eurocomunismo, ci furono i «governi di astensione», il com- promesso storico. era il 9 maggio del 1978 quando aldo mo- ro veniva ucciso dalle BR. l’italia era sconvolta ma superò quel gra- ve momento. nella seconda metà degli anni ’80, op- portune politiche economiche permisero che il pil crescesse di nuovo: l’italia diven- ne la quinta potenza economica mondiale, non più paese di emigranti ma di immigrati. eppure qualcosa non funzionava: si av- vertiva la «personalizzazione» della politi- ca, l’acuirsi del grave fenomeno mafioso, la frammentazione della politica con la conse- guente crisi di identità dei partiti. Gli anni ’90 iniziarono con intrecci illeci- ti fra politica e affari: l’italia visse una gra- ve «questione morale». iniziò una brutta recessione, unitamen- te a una crisi finanziaria, che fece uscire la lira dal sistema monetario europeo e sa- lire vertiginosamente il debito pubblico. iniziarono le finanziarie fatte di «lacrime e sangue» con una pressione fiscale insop- portabile. erano gli anni di «tangentopoli» e di «mani pulite»: si ebbe un caotico rimescola- mento della politica. negli anni 2000 ormai la democrazia cri- stiana viveva un totale sbandamento e co- munisti e post-comunisti non esistevano più. la caduta del muro di Berlino nel ’89 aveva portato con sé anche il crollo di quel- la politica. nacquero nuove configurazioni politiche che cercarono di arginare le crisi economi- che che si susseguivano una dopo l’altra: a nulla vale l’abolizione dell’ici, l’inserimen- to dello scudo fiscale, l’emanazione dei de- creti anti-crisi. il declino dell’italia conti- nuava la sua corsa: lo spread era alle stelle, la questione morale incredibilmente acuita. Gli italiani incominciarono a disaffezio- narsi, ad allontanarsi dalla politica, a disim- pegnarsi. siamo all’oggi: la sfiducia nella classe politica ha raggiunto livelli inimmaginabili. da dove ricominciare? dal definire in maniera chiara e netta co- sa è la politica. certamente non può aiutarci machiavelli né «il principe», la cui morale dipende dal successo della propria azione politica. può venirci in aiuto, invece, il filosofo ateniese aristotele con l’etica nicomachea. l’etica è parte della politica, dice aristote- le, e le virtù principali sono giustizia ed equità. e ancora, sostiene, la politica è E d i t o r i a l e (5) sette sorelle: espressione coniata da enrico mattei nel 1945 per indicare le compagnie petrolifere mondiali.
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