L’anno che verrà, (nn. 1-2/2023)

Rosalba Candela, Presidente nazionale UCIIM

È appena iniziato un nuovo anno. 

È iniziato con tante emergenze educative per famiglia, scuola, politica e società.

In questi giorni abbiamo constatato tramite TV, stampa e social, che fra queste emergenze spicca la «violenza» verbale ma anche fisica operate nelle scuole.

A voler far memoria erano gli anni ‘80 quando si iniziò a parlare di bullismo nelle scuole, erano gli anni 2000 quando si iniziò a parlare di cyberbullismo. 

Oggi a bullismo e cyberbullismo si aggiunge la violenza sui docenti. 

La cronaca è densa di violenza nei confronti degli insegnanti. Non solo violenza verbale, operata sia in presenza che tramite i social, ma anche fisica: insegnante colpita da uno zaino, studenti che sparano alla prof. con la pistola ad aria compressa, genitore che colpisce con un pugno il docente. 

Solo per citarne alcuni.

C’è quindi l’urgenza di mettere al centro del nostro impegno di educatori la responsabilità di un progetto condiviso da attuare nella scuola e nella comunità.

Chiediamoci qual è il ruolo attuale e futuro della scuola nel paese.

Chiediamoci quale deve essere la mission della scuola oggi.

È fuor di dubbio che il richiamo della persona a tutto tondo, dando risalto e valore al NOI, l’approfondire l’aspetto del lavoro educativo oltre che formativo della scuola, il creare una scuola che sia luogo in cui si costruiscono i diritti, è il primo obiettivo da porsi coscienti che la conoscenza costruisce i diritti.

La scuola non è azienda, non serve solo a dare servizi e il docente in quanto educatore svolge un ruolo sociale determinante.

Da dove iniziare quindi per colmare quel disastro educativo che va imputato anche al disorientamento dei ragazzi? È inaccettabile che un giovane stia più attento ai like che realizza tramite i social piuttosto che ai voti ricevuti a scuola.

Prima urgenza è riprendere e attuare veri rapporti fra scuola e famiglia.

Per memoria storica.

Era il 1910 quando il ministro Credaro avviò la costituzione dei Comitati dei padri di famiglia in tutte le scuole primarie e secondarie.

Poi la Costituzione, con l’articolo 30 sancì il «diritto dovere dei genitori di mantenere, istruire, educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio». 

Nel 1948 la «Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo» sancì «I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli». 

Nel 1973 la Legge Delega n. 477 e i Decreti Delegati nn. 416, 417, 418, 419, 420 del 1974, legiferarono in merito all’alleanza educativa tra scuola e famiglia. 

Nel 2007 con il DPR n. 235 nasce il «Patto educativo» che i genitori e gli studenti sono chiamati a sottoscrivere all’atto dell’iscrizione.

Nelle Indicazioni Nazionali del 2012, come pure nel documento «Indicazioni nazionali e nuovi scenari» del 2018, il coinvolgimento della famiglia rappresenta un elemento fondamentale.

Purtuttavia oggi anziché prevalere il principio della corresponsabilità educativa tra famiglia e scuola prevale un reciproco scarico di responsabilità. 

Scuola e famiglia, negli ultimi decenni, sono state investite da profonde trasformazioni che ne hanno messo in crisi ruoli e funzioni. Ricordiamo nell’oggi i tanti modelli familiari e il cambiamento del sistema scolastico attuale. 

Urge una attenta analisi della comunità e rimettere al centro la persona: primo fra tutti lo studente.

La didattica a distanza e la didattica digitale integrata hanno imposto una seria e profonda riflessione (operata da insegnanti, dirigenti, genitori e studenti) sulla corresponsabilità educativa scuola-famiglia: riflessione atta a ricomporre un reciproco clima di fiducia e di stima

Le scuole dovrebbero pertanto progettare e attuare nuove forme collaborative e incentivare un dialogo con le famiglie in chiave assertiva, fatto di scambi, confronti, interazioni.

Perciò, quale UCIIM, avviamo nel corrente anno un tavolo di dialogo con le associazioni dei genitori CGD e Agesc per costruire insieme nuove linee per il rapporto scuola famiglia che, come abbiamo visto, in questi ultimi anni è diventato molto difficile e contraddittorio. Analogo tavolo apriamo con il Forum degli Studenti medi e con il Forum degli studenti Universitari e la FUCI per ragionare insieme sulle reali necessità dei giovani studenti e sulle possibili strade da percorrere insieme.

Utile risulta il proseguire e incentivare la nostra partecipazione al Forum delle associazioni professionali del mondo della scuola, FONADDS, con le quali organizzeremo un convegno sulla formazione iniziale e in itinere e il ruolo delle nostre associazioni nel piano Scuola Futura.

Sarà la commissione INSEGNANTI NUOVI PER UNA NUOVA SCUOLA, di cui fanno parte nostri soci Dirigenti e Docenti attivi a scuola, Dirigenti Ministero dell’Istruzione e del Merito, Docenti universitari, Esperti UCIIM, prendendo coscienza delle nuove esigenze della scuola, a costruire una formazione per i docenti che permetta loro di rapportarsi con la scuola e gli alunni con modalità più adeguate ed efficaci per renderli coprotagonisti dell’innovazione metodologico didattica.

Nella programmazione delle attività per l’anno appena iniziato terremo conto del sondaggio, realizzato dalla docente assegnata all’UCIIM Tiziana Termini, atto a rilevare le reali esigenze dei Docenti e dei Dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio nazionale. 

Continueremo a studiare e a lavorare con la Commissione Europa per attenzionare i percorsi scolastici dei vari stati membri, confrontandoli e traendone spunti di riflessione. Tenderemo anche a partecipare ai progetti europei per allacciare rapporti sempre più dialogici con i partner interessati. Fin dalla nostra nascita il rapporto con l’Europa ha avuto una costante attenzione, espressa anche dalla nostra presenza come soci attivi nel SIESC.

Vogliamo anche costruire un percorso sinodale col nostro Consulente nazionale Padre Giuseppe Oddone e con i Consulenti sezionali e regionali. Attendiamo dunque i vostri contributi per condividere le singole modalità e costruire insieme un percorso unitario.

Tutto ciò per realizzare l’obiettivo primo della nostra UCIIM: contribuire a creare una scuola adatta alle esigenze della società di oggi. Una scuola che formi veri cittadini.  Per realizzarlo contiamo anche sulla partecipazione, il contributo e l’impegno di tutti e di ciascun ucimino.