Rosalba Candela, Presidente nazionale UCIIM dimissionaria
Nel corso del XXVI Congresso nazionale, rieletta con modifica statutaria, ho preannunciato che non sarei rimasta tutto il quadriennio.
Come ho scritto nelle mie dimissioni «…In questi anni, ho cercato di guidare l’UCIIM con impegno e dedizione, ma riconosco che il contesto attuale richiede una nuova visione e una leadership rinnovata. Le trasformazioni in atto, in particolare la recente evoluzione dell’UCIIM in Ente del Terzo Settore, necessitano di strategie fresche e innovative, che possano rispondere alle richieste di un mondo in continuo cambiamento».
Nell’UCIIM non si sta per le cariche.
Nei miei 47 anni di vita UCIIM ho vissuto esperienze meravigliose: prima fra tutte con Cesarina Checcacci, poi l’essermi dedicata per tanti anni alla formazione. Ricordo il primo corso di formazione che ho fatto: «L’epistemologia come unità del sapere». Ricordo pure, dalla fine degli anni ’90, i tantissimi corsi sull’autonomia scolastica.
Oggi necessitano competenze diverse: soprattutto, come ho già detto, essendo l’UCIIM un ETS (Ente Terzo Settore).
La nostra associazione deve rinascere, dobbiamo «PROGETTARE IL NOSTRO FUTURO INSIEME: IN CAMMINO PER UN PATTO EDUCATIVO COMUNE», è questo il tema del XXVII congresso che andremo a celebrare.
Ringrazio l’UCIIM intera, i soci tutti, per la «meravigliosa» esperienza vissuta.
Che l’UCIIM sia veramente una UNIONE CATTOLICA di Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori, che continui ad impegnarsi nella politica scolastica con l’obiettivo di promuovere il rinnovamento e l’elevazione morale, religiosa, civile, della scuola, nello spirito di un autentico pluralismo, che possa ancora elargire tanta formazione professionale e umana
Che i soci della nostra UCIIM possano vivere e realizzare quanto il nostro fondatore ci dice con i versi della sua bellissima poesia
EDUCATORE
Se tu rallenti,
essi si perderanno
se ti scoraggi,
essi si fiaccheranno
se ti siedi,
essi si coricheranno
se tu dubiti,
essi si disperderanno
se tu vai innanzi,
essi ti supereranno
se tu doni la tua mano,
essi doneranno la vita
se tu preghi,
essi saranno santi.
Che tu sia sempre l’educatore
che non rallenta,
che non si scoraggia,
che non dubita,
ma va innanzi,
dona la mano,
prega.